Conte: Fiducia cieca nella mia Juventus. Buffon: Grazie Roma per ospitalità

Roma, 17 ago. (LaPresse) – “Mi fido in maniera cieca di questi ragazzi perché non dimenticherò mai che mi hanno reso un tecnico vincente, sono molto sereno”. E’ un Antonio Conte fiducioso quella che presenta la finale di Supercoppa Italiana fra la sua Juventus e la Lazio in programma domani sera all’Olimpico di Roma. “Stiamo lavorando da più di due anni ed ho certezze non solo dal punto di vista calcistico ma anche da quello umano”, aggiunge. “Ho grande rispetto per la Lazio che ha ottimi giocatori ed un grande allenatore – prosegue parlando dei rivali – non c’è una favorita. Mi auguro solo che la Supercoppa la alzi chi l’abbia meritato e non la squadra che sia stata più fortunata”. Per quanto riguarda la formazione Conte ha le idee chiare: “Le scelte le farò in maniera serena vedendo lo stato di forma dei calciatori ed affidandomi in maniera prepotente a chi lo scudetto lo ha vinto”, spiega.

Conte ammette l’importanza del trofeo ma allo stesso tempo puntualizza che “non è che se lo vince la Juve è ordinaria amministrazione, mentre se lo vince la Lazio è straordinario. Mi auguro che venga dato il giusto valore in caso di vittoria da parte di entrambe”. L’allenatore parla poi delle difficoltà trovate dalla squadra contro la formazione di Petkovic nella passata stagione: “Può essere vedendo il risultato finale ma se guardate le gare la Juventus meritava molto di più – precisa – ma rispetto per loro che contro di noi hanno saputo ottenere una vittoria due pareggi ed una sconfitta. Il tecnico ci tiene anche a difendere a spada tratta il nuovo acquisto Fernando Llorente, autore di un precampionato sottotono: “Penso che state cercando di creare un caso che a me fa sorridere, perché è un calciatore che è arrivato in Italia da tre settimane dopo un anno di inattività. Sta lavorando molto per entrare nei nostri meccanismi di gioco e questa è la cosa più importante”, dice. “E’ inevitabile che trovi delle difficoltà ma mi pare esagerato che qualcuno provi a crearne un caso. Bisogna avere anche un po’ di rispetto e pazienza e non sparare a zero solo per fare il titolo giornalistico”.

Storie di campo a parte però la vigilia è caratterizzata anche dall’allenamento effettuato dalla Juventus al centro sportivo della Roma a Trigoria, una decisione che non è piaciuta al tifo giallorosso. “Ringrazio la Roma per la disponibilità visto che eravamo in difficoltà”, spiega Conte che lancia “una proposta, ovvero che quando verrà a giocare contro il Torino, se vogliono, li ospiteremo a Vinovo. Hanno fatto una cosa bella e normale, non ci vedo niente di speciale o anormale, poi se c’è qualcosa di diverso non mi si trova concorde”. Concetto ribadito in maniera ancora più chiara dal portiere bianconero Gigi Buffon: “E’ stato un gesto inusuale e di grande disponibilità che andrebbe alimentato e non strumentalizzato in negativo”, spiega. “Noi siamo entrati con grande rispetto perchè sapevamo di non essere a casa nostra. Non è che io mi permetto di andare davanti all’armadietto del mio amico Francesco Totti ed urinare lì, anzi proprio perche non è casa mia, prima di uscire, do pure una strofinata per pulire”.

“La Lazio a prescindere dallo stato di forma si è sempre rivelata un avversario molto ostico e difficile da battere, abbiamo grande rispetto per loro”, aggiunge Buffon parlando della partita. “Se siamo più forti dell’anno passato lo vedremo strada facendo – argomenta – sulla carta la rosa è più forte, ma questo dovranno confermarlo il campo ed il nostro atteggiamento quotidiano con la predisposizione al sacrificio e la voglia di stupire”. Il portiere della Juve non vuole sentir parlare di sindrome da appagamento: “E’ un discorso che quando ci sono partite secche perde di valore. E’ un rischio che non esiste”, taglia corto. Infine Buffon parla della statistica che vede il bomber biancoceleste Miroslav Klose ancora a secco di gol contro i bianconeri: “E’ una statistica che ho letto e mi ha dato un brivido dietro la schiena, perché quando hai a che fare con giocatori di quel lignaggio è normale che prima o poi uno debba pagare dazio”, conclude il numero uno della Nazionale. “Mi auguro che non sia domani o che, se proprio debba accadere, la Juve poi riesca comunque a conquistare il trofeo”.