Madrid (Spagna), 17 ago. (LaPresse) – “La Decima Champions? Non è un’ossessione ma un’enorme motivazione. Venire qui, nel club con più storia al mondo per le coppe che ha vinto, e avere la possibilità di arrivare alla Decima e scrivere il proprio nome su un pezzo di storia è l’obiettivo più grande che c’è, altro che ossessione”. E’ la vigilia dell’esordio in campionato per il Real Madrid di Carlo Ancelotti, ma il pensiero non può che andare alla Decima Champions League, che la Casa Blanca insegue ormai da tanto tempo e che rappresenta uno dei motivi per il il tecnico di Reggiolo è stato strappato al Psg. “Da chi sono rimasto sorpreso? Dai giovani – ha rivelato il tecnico italiano in un’intervista rilasciata a la Gazzetta dello Sport – Isco, Carvajal, Illarramendi, Casemiro, Jesè. Il loro entusiasmo si unisce a qualità ed esperienza degli altri. E poi Cristiano Ronaldo: è un fenomeno. E’ una scoperta fuori dal campo – ha proseguito Ancelotti – per la curiosità che mostra nel cercare di capire le metodologie di allenamento, per la cura dei dettagli, per passione, attenzione e determinazione. Un leader. Il rinnovo tarda ad arrivare? Qui nessuno è preoccupato, ha voglia di restare qui e così sarà”.
In campionato l’unico avversario che possa impensierire il Real è il Barcellona. “Resta fortissimo, ha dovuto cambiare allenatore cosa che incide sempre – ha ammesso l’ex allenatore di Milan e Juventus – ma il Barca ha una sua filosofia definita che va al di là degli allenatori. E poi ha preso un tecnico di grande esperienza”. Uno sguardo anche alla Serie A che parte la prossima settimana. “La Juve è favorita, poi ci sono altri che possono provarci – ha evidenziato Ancelotti – Il precampionato non è molto indicativo perché si gioca e si lavora tanto. Lo sforzo va considerato”. L’eredità di Mourinho invece, a Madrid come ai tempi del Chelsea, non pesa. “Mi è già successo al Chelsea, anche lì si facevano tanti paragoni, ma la mia è un’altra storia, qui come a Londra – ha sottolineato – A livello di squadra il capitolo Mourinho è stato chiuso. Magari qualcuno l’ha chiuso male ma il discorso è andato e si guarda avanti, come credo farà anche lui”, ha concluso l’allenatore della società spagnola.