Calcioscommesse: Sospesa decisione su Mauri e Lazio, ma biancoceleste salterà Supercoppa

Roma, 16 ago. (LaPresse) – La Corte di Giustizia Federale sospende ogni decisione riguardante Stefano Mauri e la società Lazio al termine del processo d’appello dell’inchiesta calcioscommesse condotta dalla Procura di Cremona. Come si legge dal comunicato diffuso dalla Figc la Corte “dispone ulteriori attività di indagine e di accertamento”, a cura di questa stessa Corte, anche “mediante audizione personale dei soggetti di interesse, secondo apposito calendario e con garanzia del contraddittorio delle parti”, ritenuto che, allo stato degli atti, “appare necessario approfondire alcune emergenze istruttorie”. La Lazio aveva presentato ricorso contro l’ammenda di 40000 euro a titolo di responsabilità oggettiva inflitta dalla Commissione Disciplinare, Stefano Mauri contro la squalifica di sei mesi inflitta per omessa denuncia in relazione alla gara Lazio-Genoa del 14/5/2011. Con questa decisione la Corte di Giustizia Federale di fatto sospende anche il ricorso presentato dal Procuratore Federale Stefano Palazzi contro la sentenza di primo grado che aveva visto la squalifica di Mauri passare dai 4 anni e mezzo richiesti a 6 mesi, mentre la Lazio passava da 6 punti di penalizzazione a un’ammenta di 40000 euro. Pertanto il giudizio sul capitano dei biancolesti, pur restando in sospeso, lo costringerà a saltare la sfida di Supercoppa Italiana in programma domenica con la Juventus in virtù della squalifica ricevuta in primo grado di giudizio.

Per quanto riguarda gli altri tesserati coinvolti, la Corte di Giustizia Federale ha accolto in parte il ricorso presentato nel processo d’appello da parte del calciatore Stefano Ferrario relativamente alla gara Lecce-Lazio del 22 maggio 2011, riducendo pertanto la sanzione nella squalifica da 6 a 4 mesi. Viene contemporaneamente respinto il ricorso presentato dalla Procura Federale. Sono stati rigettati invece dalla Corte di Giustizia Federale i ricorsi presentati dal Procuratore Federale Stefano Palazzi contro la decisione della Commissione Disciplinare di prosciogliere Massimiliano Benassi, Antonio Rosati e Omar Milanetto e di punire con due anni di squalifica il calciatore Alessandro Zamperini. Di conseguenza vengono prosciolte anche le posizioni del Lecce e del Genoa. Per quanto riguarda invece il calciatore Mario Cassano, che aveva presentato ricorso contro la squalifica di 4 mesi inflitta dalla Commissione Disciplinare, la Corte di Giustizia Federale ha accolto in parte la richiesta del giocatore annullando la sanzione inflitta per l’incontro Lecce-Lazio del 22 maggio 2011 ma allo stesso tempo ha accolto anche l’appello della Procura Federale in relazione alla gara Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 rideterminando la sanzione inflitta, secondo il vincolo della continuazione con precedenti illeciti, in 6 mesi di squalifica.