Mosca (Russia), 9 ago. (LaPresse/AP) – Scattano domani a Mosca un’edizione dei Mondiali di atletica che avranno in Usain Bolt ancora una volta la sua stella indiscussa. Dopo i recenti casi di doping che hanno portato all’esclusione di due big dello sprint come l’americano Tyson Gay e il giamaicano Asafa Powell, toccherà all’uomo più veloce del mondo dare spettacolo e ridare lustro ad uno sport che rischia di essere offuscato da questi ultimi scandali. Per Usain Bolt dovrebbe essere un gioco da ragazzi portare a casa il doppio titolo nei 100 e 200 metri vista l’assenza anche del suo rivale più pericoloso, il connazionale Yohan Blake. Il campione in carica dei 100 metri non potrà difendere il suo titolo a causa di un infortunio al bicipite femorale che lo ha tormentato per tutta la stagione. Blake aveva provato a rubare la scena a Bolt vincendo l’oro ai Mondiali nel 2011 e battendo il rivale ai Trials giamaicani nei 100 e 200 metri, con lui in pista sarebbe stata una rivincita appassionante. Anche Gay sarebbe stato un degno avversario, soprattutto dal momento che quest’anno per la prima volta non aveva avuto infortuni. Ma l’americano, che ha vinto i 100 e 200 ai Trials Usa, ha fallito un test antidoping fuori dalle gare. Per lo stesso motivo non ci sarà Powell, incappato anche lui nelle maglie dell’antidoping.
A Bolt anche il compito, quindi, di esaltare il pubblico e i tifosi che saranno presenti allo stadio. Ma questo non dovrebbe essere un problema, quanto il carismatico giamaicano è al top della forma, e adeguatamente motivato, un record del mondo può cadere da un momento all’altro. L’unico vero avversario di Bolt di un certo livello dovrebbe essere l’americano Justin Gatlin, che lo ha anche battuto al Golden Gala di Roma. A Mosca lo sprinter statunitense, con un passato macchiato dal doping, vuole dimostrare che la serata dell’Olimpico non è stata solo un colpo di fortuna e che il gap dal titolare del record del mondo si è ormai ridotto. I due non sono esattamente buoni amici, non si parlano molto fuori pista, ma sicuramente c’è grande rispetto tra loro. Difficile non rispettare uno che ha vinto sei titoli tra Olimpiadi e Mondiali, frantumando i recordi dei 100 con 9.58 secondi e dei 200 con 19.19 secondi. “Ha fatto tanto per questo sport, la gente vuole vederlo sempre vincere. Questa è una pressione”, ha dichiarato Gatlin. In vista dell’imminente scontro con Bolt, l’americano ha detto ancora: “Ora è come un vero e proprio match tra pesi massimi, dove avete due ragazzi che non sono grandi amici, sono pronto a correre e a combattere l’uno contro l’altro”.
Bolt è l’idolo indiscusso dei tifosi negli ultimi anni, con il suo fascino accattivante, la sua spavalderia e le sue gag dentro e fuori dal campo di atletica. Ma dopo lo start, per meno di dieci secondo non ce ne è per nessuno, poi si può anche tornare a divertirsi con i suoi modi scanzonati. La finale di domenica sarà sicuramente l’evento più atteso e seguito di tutta la manifestazione. “Sono in forma e pronto a gareggiare”, ha detto Bolt di recente. “Adesso sono concentrato solo nel voler vincere tre medaglie d’oro ai Mondiali”, ha aggiunto. Ma oltre ai 100 metri ci sono anche altre gare interessanti e tanti altri atleti da seguire. La due volte campionessa olimpica di salto con l’asta Yelena Isinbayeva proverà a dare una gioia ai suoi tifosi. Trey Hardee tenterà di difendere il suo titolo Mondiale contro il campione olimpico e detentore del record mondiale Ashton Eaton. Mo Farah proverà a ripetere la doppietta di Londra nei 5.000 e 10.000 di fronte al partner di allenamento Galen Rupp e alla solita pattuglia di atleti africani. Ma naturalmente, in qualsiasi momento Bolt passi in pista, che sia nelle eliminatorie o in finale o anche per una chiamata in pista, sarà sempre l’attrazione principale.