Budapest (Ungheria), 28 lug. (LaPresse) – Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio d’Ungheria, decimo appuntamento del Mondiale di Formula 1. L’inglese della Mercedes ha preceduto il finlandese della Lotus Kimi Raikkonen e la Red Bull del tedesco Sebastian Vettel.
Per Hamilton, scattato dalla pole position, si tratta del primo successo alla guida della Mercedes e del 22° complessivo in carriera. Quarto posto per l’altra Red Bull di Mark Webber. Sul circuito dell’Hungaroring, g ara di sofferenza per la Ferrari: Fernando Alonso è quinto davanti alla Lotus di Romain Grosjean e la McLaren di Button, più indietro la Rossa di Felipe Massa, ottavo. Perez è nono, chiude la top ten Maldonado, decimo.
Sull’asfalto bollente dell’Hungaroring, Lewis Hamilton firma un capolavoro. Nonostante il pessimismo espresso ieri, l’inglese trionfa nel Gran Premio d’Ungheria, decima tappa del Mondiale di Formula 1, conquistando il primo successo con la Mercedes. Hamilton, scattato in pole, ha dominato praticamente la gara sin dall’inizio, tenendo a bada la Lotus di Raikkonen e la Red Bull di Vettel e sfruttando al meglio la strategia delle gomme. Il tedesco campione del mondo, invece, paga una strategia non impeccabile e si deve accontentare del terzo posto. Ma la delusione più grossa arriva dalla Ferrari: Fernando Alonso lotta con le unghie e con i denti e salva il salvabile, chiudendo al quinto posto, ‘stretto’ nella morsa dell’altra Red Bull di Webber e della Lotus di Grosjean, che rende difficilissima la vita allo spagnolo. Più indietro, la Rossa di Massa, solo ottavo. In classifica, Alonso subisce il sorpasso in classifica di Raikkonen, ora terzo. Per la casa di Maranello, arriva a pennello la sosta estiva, nella quale andrà fatto un serio esame su cosa non ha funzionato in Ungheria e su che cosa servirà per ritornare competitivi all’appuntamento del Belgio, alla ripresa del Mondiale.
La cronaca della gara. Al via, Hamilton riesce a mantenere la prima posizione davanti a Vettel e Grosjean. Bene le Ferrari, con Alonso che sale di un gradino piazzandosi al quarto posto, seguito da Massa, quinto nonostante un contatto con il francese della Grosjean. Nessun danno all’alettone, scongiurato un ingresso ai box anticipato per il brasiliano. Hamilton dimostra di voler fare sul serio e tenta la fuga: l’unico a mantenersi in scia è il tedesco della Red Bull. Alonso arranca e deve aspettare che le gomme entrino in temperatura. Intanto, alle sue spalle, Massa ha il suo da fare per respingere l’attacco di Raikkonen. Il primo pit stop, al decimo giro, è quello di Hamilton. Vettel invece soffre e, prima del rientro ai box, rischia il sorpasso di un aggressivo Grosjean. Tocca quindi ad Alonso cambiare le gomme: lo spagnolo rientra in pista con le medie alle spalle del campione del mondo della Red Bull, mentre al comando è balzato il francese. Il pilota della Lotus deve poi cedere la testa della corsa a Webber rientrando ai box, Hamilton è secondo. L’inglese della Mercedes ritorna in testa al 24° giro dopo la sosta dell’australiano. Vettel, Grosjean e Alonso sorpassano Button, ma con il francese è contatto dopo il taglio di chicane della Lotus. Il tedesco è costretto al rientro ai box per riparare l’alettone, Grosjean verrà successivamente penalizzato con un drive throught.
Hamilton procede per il secondo pit stop (32° giro), Vettel ne approfitta per balzare in testa seguito da Alonso e Vettel, che a loro volta rientrano ai box per il cambio pneumatici. Nessuno sembra poter ostacolare Hamilton lanciato verso la vittoria: l’inglese è un fulmine ed infila dei giri veloci, il tedesco della Red Bull sorpassa Button al 37° giro ma non riesce a tenere il passo della Mercedes. Massa, intanto, è scivolato in decima posizione. Cerca gloria Webber, terzo e pronto a rovinare la festa ai primi. Alonso, quinto, lotta con grande generosità ma è in evidente difficoltà nel contenere Grosjean che preme alle sue spalle. Lo spagnolo della Ferrari corre ai ripari rientrando ai box (48° giro) e riesce ad uscire in pista davanti alla Lotus, che però non molla l’inseguimento alla Rossa. Due giri dopo tocca ad Hamilton il nuovo cambio gomme, l’inglese è secondo dopo il repentino sorpasso su Webber e deve solo attendere la terza sosta di Vettel per riprendersi il comando davanti a Raikkonen e al tedesco. I riflettori si spostano sull’attacco della Red Bull al secondo posto. Ultimi giri di sofferenza per Alonso: dopo la nuova sosta Webber rientra in quarta posizione davanti allo spagnolo, costretto sempre a difendersi dalla pressione di Grosjean. Epilogo amaro per l’altra Mercedes, quella di Rosberg, costretto al ritiro al 67° giro. Ormai l’interesse della gara è tutto sul duello Raikkonen-Vettel: il finlandese respinge l’ultimo assalto del tedesco, mentre Hamilton si lancia verso il trionfo finale, il quarto in carriera sul circuito ungherese. Dopo una prestazione così, non si può escludere più un clamoroso ritorno del pilota nella lotta per il titolo.
ORDINE DI ARRIVO – 1. Lewis Hamilton, Gbr, Mercedes, 1 ora, 42 minuti, 29.445 secondi, 70 giri; 2. Kimi Raikkonen, Fin, Lotus, 1:42:40.383, 70; 3. Sebastian Vettel, Ger, Red Bull, 1:42:41.904, 70; 4. Mark Webber, Aus, Red Bull, 1:42:47.489, 70; 5. Fernando Alonso, Spa, Ferrari, 1:43:00.856, 70; 6. Romain Grosjean, Fra, Lotus, 1:43:01.740, 70; 7. Jenson Button, Gbr, McLaren, 1:43:23.264, 70; 8. Felipe Massa, Bra, Ferrari, 1:43:25.892, 70; 9. Sergio Perez, Mex, McLaren, 1:42:31.566, 69; 10. Pastor Maldonado, Ven, Williams, 1:42:49.449, 69.
CLASSIFICHE – Piloti: 1. Sebastian Vettel, Ger, Red Bull, 172 punti; 2. Kimi Raikkonen, Fin, Lotus, 134; 3. Fernando Alonso, Spa, Ferrari, 133; 4. Lewis Hamilton, Gbr, Mercedes, 124; 5. Mark Webber, Aus, Red Bull, 105; 6. Nico Rosberg, Ger, Mercedes, 84; 7. Felipe Massa, Bra, Ferrari, 61; 8. Romain Grosjean, Fra, Lotus, 49; 9. Jenson Button, Gbr, McLaren, 39; 10. Paul di Resta, Gbr Force India, 36. Costruttori: 1. Red Bull, 277 punti; 2. Mercedes, 208; 3. Ferrari, 194; 4. Lotus, 183; 5. Force India, 59; 6. McLaren, 57; 7. Toro Rosso, 24; 8. Sauber, 7; 9. Williams, 1.