Parigi (Francia), 21 lug. (LaPresse) – L’inglese Chris Froome del Team Sky ha vinto l’edizione numero 100 del Tour de France. Il ciclista britannico succede nell’albo d’oro al connazionale e compagno di squadra Bradley Wiggins vincitore lo scorso anno. Marcel Kittel ha vinto la 21/a e ultima tappa, con la classica volata sugli Champs Elysees. Il tedesco della Argos Shimano ha battuto in volata il connazionale Andre Greipel della Lotto-Belisol. Terzo posto per l’inglese Mark Cavendish della Omega Pharma Quick Step.
Nella classifica generale del Tour de France, Chris Froome ha preceduto di 4’20” il giovane colombiano della Movistar Nairo Quintana Rojas, autentica rivelazione della corsa per quanto riguarda i big. Terzo gradino del podio per lo spagnolo Joaquin ‘Purito’ Rodriguez del team Katusha a 5’04”. Solo quarto posto per il grande sconfitto di questo Tour, l’altro spagnolo Alberto Contador. Il ciclista del Team Saxo Tinkoff ha chiuso con un distacco di 6’27” da Froome. Per quanto riguarda le altre classifiche, Quintana ha vinto anche la maglia a pois come miglior scalatore e la maglia bianca come miglior giovane. Lo slovacco della Cannondale Peter Sagan ha vinto invece la maglia verde della classifica a punti. Il francese Christophe Riblon della AG2R La Mondiale ha vinto la classifica della combattività.
Dalle lande desolate del Kenya al trionfo sugli Champs Elysee, è l’incredibile storia di Christopher Froome. Il ciclista del Team Sky è il secondo vincitore consecutivo al Tour de France di nazionalità inglese dopo Bradley Wiggins lo scorso anno. Il kenyano bianco spera che la sua vittoria ispiri i ciclisti africani a credere più in se stessi e intraprendere la via del ciclismo professionistico. Un dominio assoluto quello di Froome nell’edizione numero 100 della Grand Boucle, il kenyano bianco si è dimostrato superiore agli avversari lungo tutte e tre le settimane di gara. Mai nessuno è riuscito ad impensierirlo seriamente, a 28 anni questo potrebbe essere il primo di una serie di successi alla Grand Boucle. Il leader del Team Sky, che già l’anno scorso avrebbe potuto indossare la maglia gialla a Parigi se non fosse stato fermato da ordini di scuderia per favorire Wiggins, ha dimostrato di essere inattaccabile in salita e il più forte tra i big nelle prove a cronometro. Il ciclista inglese ha inoltre gestito con equilibrio e aplomb le polemiche e i sospetti sul doping che lo hanno toccato di fronte alla forza impressionante delle sue performance. Froome ha più volte ribadito di essere pulito, è stato testato un numero considerevole di volte e la Sky ha anche reso noti alcuni dei parametri relativi alle sue prestazioni, risultati del tutto nella norma.
Ma d’altronde questo era il primo Tour de France dopo lo scandalo che ha travolto Lance Armstrong, privato delle sue sette vittorie consecutive dopo aver ammesso di aver fatto uso di sostanze proibite nel corso della sua carriera. Froome, accostato da molti all’ex ciclista texano per il suo modo di correre e di attaccare in salita, si è duramente smarcato da ogni paragone. “Lui ha barato, io no”, ha dichiarato in una conferenza stampa. La maglia gialla 2013 ha anche detto di essere stato uno di quelli che “è stato deluso da questo sport” proprio a causa del doping. Dopo un inizio controllato, Froome ha preso la maglia gialla nell’ottava tappa, quando con una impressionante prova di forza ha staccato tutti nell’arrivo in salita sulla stazione sciistica di Ax 3 Domaines nei Pirenei. In totale l’inglese ha portato la maglia gialla per quattordici giorni di fila senza interruzione. L’unico momento di relativa difficoltà, Froome l’ha vissuta nella tappa dell’Alpe d’Huez quando pur avendo staccato Contador ha perso secondi preziosi dal colombiano Nairo Quintana a causa di una crisi di fame negli ultimi chilometri. Il momento magico di questo suo Tour de France, invece, è stata la grande vittoria sul Mont Ventoux. Froome è diventato la prima maglia gialla a vincere una tappa sul Gigante della Provenza dal successo del leggendario cinque volte vincitore del Tour Eddy Merckx nel 1970. Froome ha spezzato il sogno di Alberto Contador di tornare a vincere il Tour de France dopo quello che gli è stato revocato nel 2010 per la positività ad uno stimolante. Il ciclista spagnolo della Saxo Tinkoff, già due volte vincitore della Grand Boucle, dopo il crollo nell’ultima tappa alpina si è dovuto accontentare del quarto posto finale a più di sette minuti di distacco dalla maglia gialla.
Ma quello del centenario non è stato solo il Tour di Chris Froome, è stato anche il Tour che ha forse visto Mark Cavendish abdicare dal trono di re degli sprinter. Il ciclista inglese, pur arrivando a Parigi, si è dovuto accontentare di due sole vittorie. Il protagonista assoluto tra gli uomini-jet è stato sicuramente il tedesco Marcel Kittel, vincitore di quattro tappe, tra cui la prima in Corsica e l’ultima sugli Champs Elysees. Ma è un Tour che dopo tre anni è finalmente tornato a parlare un po’ anche italiano. Merito di Matteo Trentin, vincitore della tappa di Lione. Dopo tre anni l’Italia ritrova una vittoria alla Grand Boucle, l’ultimo a riuscirci era stato Alessandro Petacchi nel 2010 a Reims. Per il ciclismo italiano l’appuntamento è sicuramente al prossimo anno, quando un Vincenzo Nibali nel pieno della maturità, dopo aver dominato il Giro d’Italia nel 2014 è atteso alla grande sfida per riportare aldilà delle Alpi quella maglia gialla che manca dal 1998, quando a trionfare sul traguardo dei Campi Elisi fu l’indimenticato Marco Pantani.
L’ordine di arrivo della 21/a e ultima tappa del Tour de France, da Versailles a Parigi Champs-Elysees di 118km. 1. Marcel Kittel, Ger, Team Argos-Shimano, 3h06’14”; 2. Andre Greipel, Ger, Lotto – Belisol Team, s.t.; 3. Mark Cavendish, Gbr, Omega Pharma-Quickstep, s.t.; 4. Peter Sagan, Svk, Cannondale, s.t.; 5. Roberto Ferrari, Ita, Lampre – Merida, s.t.; 6. Alexander Kristoff, Nor, Katusha Team, s.t.; 7. Kevin Reza, Fra, Team Europcar, s.t.; 8. Yohann Gene, Fra, Team Europcar, s.t.; 9. Daniele Bennati, Ita, Team Saxo-Tinkoff, s.t.; 10. Antonio Murilo Fischer, Bra, FDJ, s.t.
La classifica finale del Tour de France 2013 dopo la 21/a e ultima tappa: 1. Christopher Froome, Gbr, Sky Pro Cycling, 83h56’40”; 2. Nairo Alexander Quintana Rojas, Col, Movistar Team, + 4’20”; 3. Joaquin Rodriguez Oliver, Spa, Katusha Team, + 5’04”; 4. Alberto Contador, Spa, Team Saxo-Tinkoff, + 6’27”; 5. Roman Kreuziger, Cze, Team Saxo-Tinkoff, + 7’27”; 6. Bauke Mollema, Ola, Belkin Pro Cycling, + 11’42”; 7. Jakob Fuglsang, Dan, Astana Pro Team, + 12’17”; 8. Alejandro Valverde, Spa, Movistar Team, + 15’26”; 9. Daniel Navarro, Spa, Cofidis, Solutions Credits, + 15’52”; 10. Andrew Talansky, Usa, Garmin – Sharp, + 17’39”.