Atletica sotto shock, Tyson Gay e Asafa Powell positivi al doping. L’americano non andrà ai Mondiali

New York (Usa), 14 lug. (LaPresse/AP) – Il primatista americano dei 100 metri, l’americano Tyson Gay è risultato positivo ad un controllo antidoping e ha annunciato che non prenderà parte ai Campionati del Mondo in programma il mese prossimo a Mosca.

Gay non ha voluto rilevare la sostanza proibita trovata nelle analisi, ma ha detto che la positività gli è stata notificata venerdì dall’Agenzia Antidoping degli Stati Uniti dopo un test effettuato lontano dalle gare lo scorso 16 maggio. Gay ha diritto all’analisi del campione ‘B’, prima che la positività sia accertata in maniera definitiva.

Parlando al telefono da Amsterdam, il 30enne Gay singhiozzando si è limitato a commentare: “Non credo si tratti di un sabotaggio. Mi sono fidato di qualcuno e sono stato tradito”. Nel corso di questa prima parte di stagione, Gay era finalmente in perfetta forma senza infortuni dopo che in passato aveva avuto diversi problemi ai tendini del ginocchio, all’inguine e all’anca. In questa stagione Gay ha vinto i 100 e 200 metri ai Trials americani e avrebbe dovuto essere il grande avversario di Usain Bolt ai Mondiali.

Doping anche in Giamaica. Dopo aver colpito Tyson Gay, nel giro di poche ore la bufera del doping si abbatte anche sulla nazionale giamaicana. Secondo il quotidiano Jamaica Gleaner, cinque atleti selezionati per i Mondiali di Mosca, tra cui due sprinter, sono infatti risultati positivi a un controllo effettuato a fine giugno. Dalle prime indiscrezioni non dovrebbe esserci la superstar Usain Bolt nella lista incriminata. La positività di questi 5 atleti è stata confermata dal direttore dell’Agenzia Nazionale Antidoping giamaicana (Jadco) Herb Elliott, che ha aggiunto di essere in attesa del risultato delle controanalisi.

L’agente di Asafa Powell, Paul Doyle, ha confermato all’agenzia Associated Press, che il suo assistito è risultato positivo all’ oxilofrine, uno stimolante proibito. Il test è stato effettuato durante i Campionati nazionali giamaicani. Powell ha vinto con la Giamaica la medaglia d’oro nella staffetta 4×100 alle Olimpiadi di Pechino del 2008 ed è stato l’ultimo primatista del mondo dei 100 metri prima di Usain Bolt. Doyle ha confermato la positività anche di un altro suo assistito, Sherone Simpson, medaglia d’oro olimpica nella 4×100 femminile ad Atene nel 2004, argento olimpico sempre in staffetta a Londra 2012 e argento individuale ai Giochi di Pechino 2008. Questi casi di doping nella nazionale giamaicana seguono quello del mese scorso che ha visto protagonista l’olimpionica Veronica Campbell-Brown, risultata positiva per un diuretico proibito.

“Sono entrambi devastati”, ha dichiarato Doyle al telefono, a proposito di Powell e della Simpson. “Sono comunque ottimista sul fatto che i nomi di Asafa e di Sherone usciranno puliti da questa vicenda”, ha aggiunto l’agente dei due atleti giamaicani. “È uno stimolante vietato, non mi piace parlare di infrazioni minori, tutti i casi di doping sono importanti, ma allo stesso tempo posso dire che si è trattato di un qualcosa di involontario. Speriamo che, attraverso la nostra indagine e tutto il resto, saremo in grado di dimostrarlo”, ha concluso Doyle. L’agente ha detto anche che è troppo presto per dire se Powell e la Simpson saranno in grado di prendere parte ai Mondiali di Mosca. Powell non è riuscito ad arrivare nei primi tre posti ed ottenere la qualificazione diretta, ma potrebbe partecipare come membro della staffetta 400×100. La Simpson si era invece qualificata, arrivando seconda dietro Kerron Stewart nei 100 metri femminili. “Vedremo se tutto potrà essere chiarito prima dei Mondiali”, ha concluso Doyle.

In manette allenatore Powell in Italia. La polizia italiana ha arrestato uno degli allenatori di Asafa Powell perchè sospettato di avergli fornito un integratore al cui interno era contenuta la sostanza proibita trovata nelle analisi dello sprinter giamaicano. E’ quanto riferisce il sito giamaicano ‘The Gleaner’, che aggiunge anche il nome della sostanza assunta da Powell: la methylsynephrine. L’allenatore che lavorava con Powell dallo scorso maggio, di cui non è stato rivelato il nome, sarebbe stato prelevato dalla polizia nella sua residenza. Nel frattempo, sempre secondo il The Gleaner, Powell avrebbe già consegnato alle autorità giamaicane gli integratori in suo possesso e che gli erano stati forniti dall’allenatore.