Processo Mercedes-Pirelli, domani il verdetto Fia

Parigi (Francia), 20 giu. (LaPresse/AP) – Ha preso il via a Parigi l’udienza per stabilire se Mercedes e Pirelli hanno infranto le normative della Formula 1 in occasione del test segreto effettuato a Barcellona sul circuito del Montmelò il 15, 16 e 17 maggio scorso. Il regolamento infatti vieta che siano effettuati a stagione in corso collaudi con la vettura annuale, se non con una monoposto vecchia almeno di due anni. La Federazione Internazionale dell’Automobile ha convocato il Tribunale Internazionale per stabilire se Mercedes ha ottenuto un concreto vantaggio dal test rispetto alle altre scuderie. Pirelli finora ha negato qualsiasi violazione delle regole e ha reso noto che i 1000 km percorsi dalla scuderia tedesca non hanno prodotto alcun beneficio.

“Chiaramente i dati dai test erano a disposizione di Mercedes – ha dichiarato la giuria nel corso dell’udienza – E’ difficile dire che Mercedes non abbia tratto alcun beneficio dalla prova”. L’avvocato Mark Howard inoltre ha spiegato come Pirelli abbbia testato una serie di pneumatici utilizzando la vettura 2013 della scuderia tedesca, guidata sia da Nico Rosberg che da Lewis Hamilton, aggiungendo che in occasione delle prove effettuate dal fornitore di gomme sul circuito di Montmelò, a Barcellona, non sia stato invitato nessun altro team di Formula 1 e che nessuno fosse a conoscenza di quanto stava accadendo. La Fia ha dichiarato che la sentenza del tribunale “sarà pubblicata il più presto possibile dopo l’udienza”.

BRAWN SI DIFENDE – Ross Brawn, team principal della Mercedes, ammette che era ‘inevitabile’ che il suo team ottenesse informazioni dai test Pirelli ma insiste nel sottolineare come queste informazioni non abbiano portato vantaggi nella competizione. “Non vedo come sia possibile”, ha spiegato nel corso dell’udienza davanti al Tribunale internazionale della Fia. “Non sapevamo come erano le gomme – si è difeso Brawn – non sapevamo i dettagli degli obiettivi di Pirelli. Noi lavoriamo sempre sul principio che nessuna informazione è meglio di una cattiva informazione. Non vedo come avremmo potuto utilizzare tutti i dati da questi test”. Il team principal ha chiarito che la telemetria durante i test era stata mantenuta attiva per motivi di sicurezza, ma che successivamente era stata archiviata in un server nel quartiere generale a Brackley al fine di garantire che non sarebbe stata utilizzata. “E’ essenziale che il team mantenga una traccia di quello che sta succedendo con la macchina quando è in funzione, per garantire che non vi siano malfunzionamenti o problemi”, le parole di Brawn. Quando il legale della Fia gli ha fatto notare che utilizzando la monoposto attuale potesse rappresentare un vantaggio, il team principal si è difeso sostenendo che “è inevitabile, ma è una considerazione che abbiamo messo in conto quando abbiamo chiesto alla Fia il permesso di fare i test. Tuttavia, è un aspetto che dev’essere analizzato in proporzione”.

PIRELLI: FIA NON PUO’ GIUDICARE – “Pirelli non è in grado di capire il processo disciplinare”. Sono le parole del legale dell’azienda fornitrice unica delle gomme per la Formula 1, Dominique Dumas, nel corso dell’udienza in corso al Tribunale Internazionale della Fia. L’avvocato ha spiegato che l’azienda non capisce il motivo per cui debba difendersi dalla accuse della Fia e che, in ogni caso, l’organo di governo del mondo automobilistico non ha la competenza per decidere le eventuali sanzioni. “Le accuse sono infondate perché è stato riconosciuto che la Pirelli non ha violato il codice”, ha spiegato Dumas sottolineando come “Ferrari e Red Bull non abbiano rimostranze” contro l’azienda. Secondo Pirelli, l’unico modo con cui la Fia potrebbe discutere sulle eventuali violazioni del suo contratto con l’organo di governo è attraverso il tribunale civile. “Pirelli non può accettare e non accetterà che la sua immagine, la qualità dei suoi prodotti, o la sua credibilità sia offuscata da accuse inammissibili ed infondate”, ha aggiunto l’avvocato. Il rappresentante legale della Fia, Mark Howard, ha però evidenziato nel corso dell’udienza come la Pirelli sia vincolata ai regolamenti della Formula 1 da clausole precise del contratto.

DOMANI IL VERDETTO – Il tribunale internazionale della Fia emetterà domani il verdetto sulla vicenda dei test eseguiti dalla Mercedes insieme a Pirelli lo scorso maggio. Lo ha reso noto il presidente del tribunale Edwin Glasgow, al termine dell’udienza durata sette ore tenutasi nella sede della Federazione a Parigi. “Avrete il verdetto entro domani, non diciamo altro”, le parole di Glasgow.