Port Louis (Mauritius), 30 mag. (LaPresse/AP) – Alla presenza del presidente Sepp Blatter si è aperto oggi a Port Louis, nelle isole Mauritius, il Congresso della FIFA. Sono ridotte le aspettative di riforme autentiche dopo che il Comitato Esecutivo ha rinviato di almeno un anno alcune delle possibili novità, a partire dal limite di età per diventare presidente. Sono 209 i rappresentanti dei paesi membri che per due giorni discuteranno insieme alle alte cariche della FIFA del futuro del gioco del calcio. Dopo due anni difficili, con le criticate assegnazioni dei Mondiali 2018 e 2022 a Russia e Qatar e la contestata rielezione di Blatter alla presidenza, ci si attende che venga portato avanti un programma di riforme da più parti sbandierato e fin qui mai attuato. “Il Congresso è l’occasione per tutti i membri della nostra grande organizzazione di incontrarsi”, ha esordito Blatter nel suo discorso di apertura. “Per incontrarsi? Sì. Per votare? Naturalmente. E per prendere decisioni importanti per il futuro di FIFA”, ha aggiunto. Ma difficilmente le riforme saranno portate a termine nella due giorni di incontro nel paradiso dell’Oceano Indiano.
Il voto per stabilire nuove regole per inserire limite di età sulla durata del mandati di membro e presidente della FIFA, per adeguarsi a quanto già fatto dal Comitato olimpico internazionale, è stato rinviato di un anno. Altre possibili riforme relative agli stipendi e agli emolumenti dei dirigenti, compreso quello del 77enne Blatter, una maggior trasparenza e l’inserimento di osservatori indipendenti nel Comitato Esecutivo, anche non saranno affrontate. Insomma, mentre da una parte si dice che dopo più di un secolo è ora che qualcosa cambi nell’organizzazione della FIFA, nella realtà tutto sembra andare avanti come sempre. I riformatori indipendenti nominati due anni fa dalla FIFA e guidati dal professore di diritto svizzero Mark Pieth hanno già detto che le riforme proposte per il Congresso non hanno incontrato “il massimo dei riscontri”. Dal canto suo la FIFA sta preparando un dossier da presentare alla stampa in cui illustrerà una serie di cose che in questi ultimi mesi sono in corso di attuazione: a partire dal rafforzamento del Comitato etico, dai controlli finanziari più stretti nella decisione su dove si dovranno disputare le future manifestazione e sull’operati dei suoi 209 membri. Inoltre, la FIFA eleggerà per la prima volta una donna a membro del Comitato Esecutivo.
Ma nonostante questo, è ancora forte lo scetticismo circa la reale volontà di cambiamento da parte della FIFA. “Sono due anni che ne parliamo (della riforma dei limiti di età e della durata del mandato, ndr)”, ha dichiarato il presidente dell’UEFA Michel Platini poche ore prima del Congresso, mettendo in chiaro che la sua Confederazione non l’ha presa certo bene. “La FIFA ha posticipato di un altro anno una decisione su un argomento di cui parliamo da due anni e su cui non si potrà mai trovare una soluzione”, ha aggiunto. C’è forse la “politica” in ballo, ha detto ancora Platini, probabile futuro candidato alla presidenza FIFA. Blatter, presente ad un incontro con la UEFA giovedì, aveva detto che questo sarebbe stato il suo ultimo mandato quando venne rieletto alla presidenza nel 2011. Successivamente, però, il dirigente svizzero ha fatto capire di non escludere una sua possibile ulteriore candidatura ad un altro mandato fino al 2019, quando anvrà 83 anni. “Forse c’è troppa politica all’interno della FIFA, ma se non vogliono le riforme, non vengano poi a dire che è l’Europa che le vuole fermare. Questo è il mio punto di vista. Perché le abbiamo seguite fin dall’inizio. Il resto è politica”, ha dichiarato ancora Platini.
Platini è convinto che anche nel 2014 non ci saranno novità per quanto riguarda la riforma dei limiti di età e il termine di mandato. “No perché riguarda Blatter. Ma riguarda me, riguarda l’età, riguarda persone di 83 anni. Riguarda persone che sono giudice e giuria”, ha detto ancora il presidente dell’UEFA. Tra gli argomenti in agenda nella prima giornata di Congresso, c’è anche la proposta della Federazione Australiana di rendere più malleabili le norme per la naturalizzazione dei giovani calciatori nati o provenienti da altri paesi, in modo da favorire il loro inserimento nelle nazionali giovanili. L’Australia propone la possibilità di naturalizzare un giocatore che abbia vissuto almeno cinque anni nel suo nuovo paese anche prima del compimento dei 18 anni di età. All’ordine del giorno anche le richieste della Federazione della Palestina di affrontare alcune problematiche relative al gioco del calcio nel suo paese. Blatter ha promesso da tempo “il suo aiuto” ai dirigenti della federazione palestinese. “C’è la volontà di farlo e dove c’è la volontà, c’è sempre un modo”, ha concluso Blatter.