Torino, 28 mag. (LaPresse) – Sul campo è finita in parità, fuori ha trionfato la solidarietà. La 22/a edizione della Partita del Cuore è stato un successo in tutti i sensi. Di fronte a uno Juventus Stadium gremito fino all’ultimo posto come in una partita di cartello, la Nazionale Cantanti e la Nazionale Campioni per la Ricerca si sono affrontate in una sfida caratterizzata dai tanti gol (9-9) che ha fatto felice il pubblico sugli spalti. Più del risultato, sono i circa 457 mila euro raccolti solo dall’incasso al botteghino a far sorridere gli organizzatori della Partita del Cuore. Questa somma, che verrà sommata al ricavato dalle donazioni al numero solidale 45501 (a fine partita ammontava a circa 900 mila euro, ma il numero sarà attivo fino al 30 maggio), infatti sarà devoluta alla Fondazione Telethon e all’Istituto di Candiolo, polo d’eccellenza per la ricerca e cura del cancro.
Sul campo è stata l’occasione per rivedere alcuni campioni della Juventus e non solo mai dimenticati. Da Conte, che ha svestito i panni da allenatore per tornare a indossare per una notte la fascia da capitano e la maglia numero 8 (segnando 4 gol), fino a Pavel Nedved, passando per Paolo Montero, Ciro Ferrara e Filippo Inzaghi, oltre agli ex granata Lentini e Sala. Passando ai ‘dilettanti’ Fernando Alonso ha dimostrato di saper sfrecciare non solo sull’asfalto ma anche sul rettangolo verde, realizzando 3 reti, mentre tra le fila della Nazionali Cantanti si sono fatti valere Luca Barbarossa e ‘Kekko’ dei Modà, che le hanno ‘suonate’ al malcapitato portiere Alessandro Preziosi, senza dimenticare i politici Roberto Cota e Matteo Renzi, di fazione politica opposta ma in campo insieme per la ricerca.