Prandelli: Osvaldo? Voglio capire cosa successo poi deciderò

Coverciano, 27 mag. (LaPresse) – “Osvaldo? Voglio prendere tempo per riflettere e capire cosa è successo confrontandomi con i dirigenti della Roma”. Il Ct dell’Italia, Cesare Prandelli, non si sbilancia riguardo a possibili provvedimenti da prendere nei confronti dell’attaccante giallorosso, Pablo Daniel Osvaldo, dopo quanto successo ieri nel derby contro la Lazio. Il giocatore infatti potrebbe essere escluso in base al codice etico: “Non ho visto nel dettaglio cosa è successo, solo cose riportate e voglio capire – spiega – Noi abbiamo avuto dei comportamenti che hanno caratterizzato la nostra squadra, se dovessimo prendere un provvedimento lo prenderemo”. Nel corso della conferenza a Prandelli viene riportato il tweet di Osvaldo contro il tecnico Andreazzoli: “Non commento – dice – siamo in nazionale vogliamo avere serietà per affrontare certi argomenti. Voglio confrontarmi con i dirigenti poi vi faremo sapere”. “Se il tweet può pesare? Certo ma prima di decidere voglio capire tutti i passaggi. Tempi? Brevi”.

“La prima cosa che ho detto oggi ai ragazzi è che da oggi si pensa solo alla Repubblica Ceca. Bisogna prepararsi bene perché è una squadra insidiosa e non pensare solo al Brasile. Potrebbe essere un errore ma abbiamo tanti giorni per prepararla. A Praga nessun tipo di esperimento”. Lo spiega Cesare Prandelli in vista della gara di qualificazione mondiale contro l’avversaria più accreditata nel girone. “L’aspettativa è di iniziare questa avventura con piglio e determinazione sapendo che avremo qualche difficoltà dopo una stagione impegnativa, ma la maglia azzurra può far tornare l’entusiasmo anche a chi è stanco – aggiunge – Io fino al 7 giugno voglio parlare solo della partita con la Repubblica Ceca e non della Confederations perché è molto importante”.

“Il problema della violenza è grande come quello del razzismo”, ha spiegato il tecnico dell’Italia il giorno successivo al derby capitolino valido come finale di Coppa Italia fra Roma e Lazio. “Vorremmo tutti andare allo stadio con un spirito diverso – aggiunge – tornare a casa con gioia e delusione ma che tutto finisca lì. Ho letto delle cose e visto delle immagini raccapriccianti”. Riguardo al razzismo ed ai ‘buu’ a Mario Balotelli il tecnico spiega che “l’argomento non è ancora stato toccato ma sicuramente, come già in passato, lo faremo perché le squadre affrontano anche i temi scomodi”. A chi gli chiede un paragone fra gli eventi che si disputano in campo europeo e quelli prettamente italiani il commissario tecnico ammette candidamente che “Siamo lontani”. “Noi – spiega – abbiamo un’idea di partita dove usiamo i termini vita o morte, ultima spiaggia. Gli altri li vivono come momenti di soddisfazione, di godimento e senso di appartenenza. Noi siamo rimasti a tirare i sassi al pullman”.

Glielo dici tu?” Risponde così con una battuta Cesare Prandelli, a chi gli chiede se non fosse stato opportuno lasciare a casa Andrea Pirlo per farlo riposare dopo una stagione stressante: “Per noi Andrea è un punto di riferimento importante – aggiunge – per i giovani che arrivano e magari anche per quelli che vogliono toglierli il posto. Per me è una gioia averlo qui poi se sarà stanco lo faremo recuperare ma sono convinto che troveremo sia lui che gli altri pimpanti”, spiega il ct.