Montecarlo (Monaco), 26 mag. (LaPresse) – La scuderia della Mercedes è al centro di una polemica a poche ore dalla partenza del Gran Premio di Monaco a causa di un test privato sulle gomme effettuato a Barcellona dopo l’ultima gara di Formula 1 disputata. Lo rivela il magazine Autosport, che parla di 1000 km percorsi spalmati su 3 giorni. In casa Mercedes dicono di non essere preoccupati in quanto Pirelli, fornitore della gomme del Mondiale di Formula 1, può chiedere la collaborazione di un team per un collaudo privato per tentare di risolvere i problemi sperimentati nelle ultime gare. La Mercedes infatti, che nelle prove ufficiali ha ottenuto la sua quarta pole position consecutiva, in gara è stata più volte in difficoltà proprio per l’usura dei pneumatici in gara. Se la scuderia di Ross Brown sostiene di aver agito secondo le regole, non la pensano altrettanto gli altri team, che avrebbero già fatto sentire la loro voce con la Fia. I test infatti sono vietati durante la stagione.
“L’abbiamo scoperto ieri sera – ha spiegato a Autosport il team principal della Red Bull Chris Horner – Ora abbiamo bisogno di discutere con i canali appropriati, ed è quello che faremo. Posso capire che Pirelli voglia testare le gomme, dato che hanno problemi. Ma è deludente che ciò sia stato fatto in maniera non trasparente”, ha sottolineato Horner. La Red Bull a tal proposito ha chiesto chiarimenti alla Fia. “Un test di tre giorni ha avuto luogo con la vettura di quest’anno su pneumatici che saranno utilizzati nel prossimo Gran Premio (in Canada, dove la Pirelli introdurrà nuovi set di gomme ndr), è irrilevante il nome, questo si tratta di un test – ha precisato il team principal – Penso che ci sia confusione tra ciò che è contrattualmente lecito e ciò che un team iscritto al Mondiale di Formula 1 può fare entro i regolamenti sportivi. E’ una situazione in cui abbiamo bisogno di chiarimenti”, ha concluso Horner.
La Pirelli dal suo punto di vista ribadisce come la Mercedes non abbia tratto alcun vantaggio dai test effettuati nel Gran Premio di Spagna. “E’ del tutto regolare, ci è permesso fare test di 1000 km con qualsiasi squadra – ha sottolineato Paul Hembery, direttore di Motorsport Pirelli, al magazine Autosport – Nel contratto del Mondiale Rally è esattamente lo stesso. L’abbiamo già fatto con un’altra squadra e abbiamo chiesto a un altra scuderia di svolgere del lavoro”. Hambery ha poi insistito sul fatto che la maggior parte dei test erano focalizzati sugli sviluppi per il 2014. “Stavamo guardando a delle soluzioni per il prossimo anno – ha puntualizzato il direttore di Motorsport Pirelli – testando diverse cose. La Mercedes non era a conoscenza di cosa stava provando. Per il 90% si è trattato di un lavoro per l’anno prossimo”, ha concluso Hambery.