Torino, 16 mag. (LaPresse) – “Top player? E’ una definizione che fa parte di quel lessico calcistico che ormai è in uso. E’ venuta fuori non da me e sono due o tre anni che viene rimarcata, ma sempre considerando i giocatori d’attacco”. Così si è espresso il direttore generale della Juventus Beppe Marotta nel corso di un convegno al Salone del Libro di Torino a proposito del tormentone ‘top player’ che ritorna in ogni sessione di mercato.
“Noi abbiamo top player veri in difesa e a centrocampo da Buffon a Chiellini, Barzagli, fino a Vidal, Marchisio, Pirlo. Siamo orgogliosi di questo – ha sottolineato il dirigente bianconero – Se si fa l’associazione top player uguale attaccanti si può sempre fare di meglio, ma questo è il lavoro che tutte le società in sede di mercato devono percorrere”.
“La Juventus in Italia credo sia sempre la squadra da battere. Ho notato l’animosità che le altre hanno nei nostri confronti”, ha poi dichiarato Marotta sempre nel corso di un convegno al Salone del Libro di Torino, parlando dell’antipatia sportiva che suscita la società di Corso Galileo Ferraris. “La Juventus è sempre stata invidiata – ha aggiunto il dg bianconero – ha vinto sempre tanto e subentra anche inconsciamente una cultura dell’invidia che genera una motivazione straordinaria. Da questo punto di vista vale il detto ‘La Juventus o si ama o si odia’”, ha concluso.
I protagonisti e gli episodi salienti della storia della Juventus rivivono nel racconto di scrittori e tifosi: è stato questo il tema di ‘Passioni bianconere’, l’incontro che si è tenuto questa sera al Salone del Libro in occasione della pubblicazione di due volumi diversi, ma entrambi dedicati all’epopea della Signora del calcio: “Il Lunedì si parlava di calcio. Agnelli-Juventus: 90 anni di passione bianconera”, sulla prima mostra temporanea dello Juventus Museum, inaugurata martedì 14, e “Juve! Undici grandi scrittori raccontano una passione bruciante”, opera di Giorgio van Straten, edita da Bur Rizzoli.
All’appunamento, oltre a van Straten, sono intervenuti Giuseppe Marotta, amministratore delegato della Juventus, Paolo Garimberti, Presidente dello Juventus Museum, Lodovico Passerin d’Entrèves, curatore della mostra “Il Lunedì si parlava di calcio”, e Massimo Mauro.