Novara, 16 apr. (LaPresse) – “Destro? Ce lo siamo lasciati a riposo nella gara di Torino, ha 3 o 4 giorni di preparazione in più alla gara. Gli abbiamo dato la possibilità di prendere più sicurezza, la gara di domani sera che sarà la sua gara, per il rientro, il suo passato all’Inter, per l’importanza della gara. Speriamo possa dare il 100%, anche se essendo al rientro avrà difficoltà di un certo tipo”. Il tecnico della Roma Aurelio Andreazzoli, alla vigilia della semifinale di ritorno di Coppa Italia con l’Inter, ha lanciato ai microfoni di Roma Channel l’ex attaccante di Inter e Siena. Sarà difficile invece vedere Pjanic in campo, mentre c’è qualche possibilità in più per De Rossi. “Pjanic non sta bene, non credo farà parte del gruppo domani, anche se abbiamo ancora una giornata per valutare – ha sottolineato l’allenatore dei giallorossi – De Rossi arriva da 7-8 giorni nei quali ha fatto pochissimo, sta meglio, noi saremmo contenti di averlo anche solo a disposizione”.
“Le defezioni dell’Inter? Anche noi abbiamo questo problema, io so che giocheremo contro una squadra che sarà motivatissima, e contro un ambiente sfavorevole – ha aggiunto Andreazzoli a proposito delle numerose assenze cui dovrà far fronte la squadra di Stramaccioni – Penserei a preparare bene questa gara e a darle la giusta importanza. Dobbiamo concentrarci molto sull’avversario, cercheremo di trovare le contromisure per limitarne le potenzialità. Abbiamo un’idea chiara di quella che sarà l’Inter domani sera”.
“Che gara sarà per me? Non è solo una partita, è la possibilità di giocarne un’altra estremamente importante – ha spiegato il tecnico della Roma – La gara di domani è una gara normale, ma andare in finale a giocarsi un trofeo è una cosa a cui non sono abituato e che mi piacerebbe provare”, ha concluso Andreazzoli.
“A BOSTON ATTO VILE”. “Io credo che non ci sia un atto vile come può essere un atto di terrorismo. Un atto vile fatto nei confronti di gente che partecipa con gioia a una giornata di sport, sono presenti bambine, donne, famiglie intere, handicappati, anziani”. Così Andreazzoli ha commentato le esplosioni all’arrivo della maratona di Boston. “Credo sia difficile trovare aggettivi per un atto del genere, ti dà un’insicurezza su quello che può essere il futuro di ognuno di noi perché non potrai mai essere tranquillo al 100% – ha proseguito l’allenatore dei giallorossi – Immagino quei bambini che hanno vissuto un’esperienza di questo tipo e che purtroppo rimarranno segnati per tutta la vita. Credo sia difficile anche pensare a come possa essere combattuto. Non c’è una logica, un pensiero con il quale agire e controbattere, è una tristezza”, ha aggiunto Andreazzoli.