Genova, 5 apr. (LaPresse) – “L’ultima volta che l’ho affrontato vestivo un’altra maglia, sempre rossoblù, del Bologna. Segnai e fu il gol più importante della serata, firmai la vittoria al San Paolo. Sono passati pochi mesi. Chissà che non dica qualcosa, tra corsi e ricorsi. Sarà dura”. Così il difensore del Genoa Daniele Portanova, nell’antivigilia del match contro il Napoli. A lui il compito di tenere a bada il Matador Cavani: “E’ un giocatore imprevedibile, un iradiddio quando attacca la profondità, svariando su tutto il fronte. Lui e Balotelli sono gli attaccanti più forti in circolazione alla domenica”.
“Il gemellaggio tra la tifoseria genoana e quella napoletana? Mi sa di qualcosa di naturale e di giusto. Sono due realtà simili per il modo in cui vivono il calcio e la passione che esprimono per le squadre”, conclude Portanova. Ombrello in mano per tutta la durata dell’allenamento, e una gran voglia di trascorrere qualche ora con i suoi ragazzi. Tra abbracci, strette di mano, saluti e gli incontri con il tecnico Ballardini, il direttore sportivo Foschi, gli altri dirigenti, capitan Rossi e i giocatori. Il presidente Preziosi ha assistito all’allenamento che la squadra ha sostenuto stamattina al centro sportivo intitolato a Gianluca Signorini.