Torino, 5 apr. (LaPresse) – “Domani gioca Storari perchè Buffon dopo l’Inter aveva accusato un attacco influenzale che lo aveva debilitato”. Così Antonio Conte nella conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Pescara. “Dopo il Bayern l’influenza si è riproposta, non si è allenato benissimo e preferisco che Gigi si curi bene e che stia bene. Domani ci sarà spazio per Storari. Non avessi la garanzia di un ottimo dodicesimo avrei chiesto a Gigi di giocare”, ha aggiunto Conte.
“Vincere contro il Pescara ci permetterebbe di mettere un altro mattone per la vittoria dello scudetto”. Così Conte sempre nella conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Pescara. “Ruscire a vincere per il secondo anno consecutuvo lo scudetto sarebbe qualcosa di bello, di spettacolare, qualcosa di meraviglioso Quindi concentriamoci e concentrati”, ammonisce Conte.
Ai tifosi delusi per il ko contro il Bayern in Champions. “Ricordo che pochi mesi la Juve si è rialzata da due settimi posti, da una bomba come Calciopoli ed è tornata ad essere protagonista in Italia. Questa è la realtà dei fatti – dichiara Conte – io per primo, società e calciatori e soprattutto i tifosi, devono capire che sta accadendo qualcosa di straordinario. Se poi c’è qualcuno che pensa che le vittorie le inventi da oggi al domani significa che non ha mai vinto niente. Vincere è una parola facile da pronunciare ma difficile da attuarsi”.
Un Conte comunque fiducioso in vista del match contro gli abruzzesi: “Sono sicuro che non ci saranno cali di tensione, perchè vincere la partita di domani è di straordinaria importanza. Più della partita del Bayern Monaco, contro cui cercheremo di fare l’impresa. La realtà dei fatti – ribadisce il tecnico bianconero – dice che dobbiamo cercare di vincere il campionato, che è a portata di mano”. Un Conte che si aspetta di vedere una Juve “con la bava alla bocca, sotto tutti i punti di vista. Sono tre punti fondamentali per raggiungere un obiettivo reale. Il campionato è una cosa che possiamo raggiungere e sarebbe un peccato fallire”. Quindi Conte spiega ancora meglio il suo concetto: “Le altre cose sono irreali, dei sogni e come ho detto c’è una bassissima percentuale di realizzazione. Rimaniamo umili, non siamo presuntuosi perchè la presunzione uccide”.
“Il mio pecorso alla Juve si concluderà nel momento in cui non avrò più entusiasmo. Per adesso ce l’ho, ho l’entusiasmo di vincere insieme con i ragazzi per il secondo anno lo scudetto”, dichiara ancora Conte in conferenza stampa.
“Se a qualcuno è scemato questo entusiasmo o sottovaluta lo scudetto o è presuntuoso – prosegue il tecnico della Juve – io dico di guardarsi indietro a prima dell’anno scorso quando si piangevano lacrime amare”. Sempre in ottica futura, Conte conclude: “Con la società ci poniamo ogni anno un obiettivo e che deve essere quello di entrare quanto meno in Champions. Finchè raggiungeremo questo obiettivo non sarà mai una stagione fallimentare”.