Monaco (Germania), 1 apr. (LaPresse) – “Lo spirito e la consapevolezza che ci accompagna adesso è molto diverso da quella partita di 3-4 anni fa, anche perchè quella fu la peggior prestazione europea della Juve almeno da quando sono qui a Torino”. Così Gigi Buffon nel corso della conferenza stampa alla vigilia del match di Champions League tra Juventus e Bayern Monaco. Parte da quel 4-1 per i bavaresi a Torino, il capitano bianconero per parlare del confronto diretto di domani sera: “Non ho un grande ricordo, ci presero a pallonate dall’inizio alla fine. Prima, scherzando con il mister ho detto che da quella sera ho iniziato ad avere problemi alla schiena perchè ci hanno capottato”. A Buffon viene poi chiesto se pensa ci sia un complesso per le squadre tedesche contro le italiane, anche alla luce degli ultimi confronti diretti a livello di Nazionale: “Non credo, anche se con l’Italia nel passato recente ci siamo tolti delle belle soddisfazioni con la Germania. Sono state partite molto equilibrate e risolte da episodi. Con il giusto briciolo di esperienza sappiamo che anche questa sarà una partita combattuta, con il massimo equilibrio e in cui un episodio farà propondere l’esito da una parte o dall’altra”. Buffon si augura “siano due partite vere, intense ed equilibrate. Poi aspettiamo 8-9 giorni per vedere chi la spunterà”.
Il capitano della Juventus e i suoi compagni arrivano a questa sfida con “tanta curiosità perchè è un banco di prova che ci dirà molto”. Alla domanda se si è allenato ad alzare la Coppa, Buffon glissa: “Devo essere sincero non ho fatto neanche le prove perchè di strada da fare ce ne è parecchia”. Buffon ammette che “nessuno si aspettava in così poco tempo di essere qui, ma è successo e ce lo siamo meritato. Siamo consapevoli di avere ancora margini di miglioramento, di non essere i migliori ma è anche bello venire qui e cercare di impostare una partita per potercela giocare con i nostri mezzi, caratteristiche e credo calcistico. Se basterà bene, se non basterà vorrà dire che saranno stati più bravi loro e nella vita ci stà anche di incontrare quelli più bravi”. Buffon è quindi moltro sereno: “Io penso che non avremo rimpianti perchè in questo percorso di 16 mesi, la Juve quando doveva arrivare il momento di mostrare di essere squadra matura l’ha sempre fatto. Questo non vuol dire però passare il turno”. Anche a Buffon viene chiesto cosa vuol dire avere Andrea Pirlo in squadra. “Lui è un fenomeno a se stante. Noi abbiamo la fortuna di poter sfruttare le sue prestazioni e qualità. La società ha avuto una grande intuizione a portarlo a Torino. Andrea con noi riesce ad esaltare le sue qualità e geometrie, ma credo che in qualsiasi squadra fosse andato avrebbe fatto ugualmente bene. È un campione a 360 gradi, uno dei pochi con i quali ho giocato che ha un qualcosa in più. Fa parte sicuramente del podio di quelli con cui ho giocato, e ho giocato con gente veramente forte”. Buffon, infine, sottolinea però anche un altro segreto di questa Juve: “Gioco con un una grande difesa, con giocatori forse sottovalutati come Barzagli, Bonucci e Chiellini. Sono il miglior trio con cui ho avuto il piacere e onore di giocare”.