Cagliari, Marroccu: Con porte chiuse umiliata tutta la Sardegna

Cagliari, 29 mar. (LaPresse) – “Quel che è successo in questi ultimi due e la figura che sta facendo l’intera Regione Sardegna è qualcosa di vergognoso. Non siamo riusciti a trovare un accordo nemmeno per rendere disponibile uno stadio da 5000 persone, il pubblico di una partita di calcio dilettantistica”. E’ l’amaro sfogo del direttore generale del Cagliari, Francesco Marroccu, in conferenza stampa dopo la decisione di far disputare a porte chiuse il match fra i sardi e la Fiorentina. “Non era stato possibile aprire lo stadio per la partita con il Milan per problemi di ordine pubblico, abbiamo sempre avuto problemi con enti differenti, che sia la Asl o i Vigili del Fuoco. Ogni volta c’era un problema diverso – aggiunge – E’ la dimostrazione che non esiste un vero problema, ma il problema è il Cagliari Calcio. Ricordiamo che il nostro presidente è agli arresti domiciliari, evidentemente è in atto un boicottaggio nei suoi confronti. Non si capisce che i dirigenti passano, il Cagliari resta. Rimarrà la figura meschina che sta facendo il Cagliari Calcio e nessuno potrà mai restituirci quanto perduto in termini di immagine.

“Oggi Galliani ha parlato di campionato falsato: ha ragione – specifica Marroccu – Abbiamo dovuto dare 3 punti alla Roma, abbiamo giocato contro la Juventus a Parma e abbiamo giocato molte partite a porte chiuse: come si può sostenere che il campionato del Cagliari è stato regolare? Ci stiamo guadagnando l’immagine di indesiderati e quest’immagine di inadeguatezza avrà riscontri al momento dell’iscrizione al prossimo campionato”. “Quel che mi fa più male è che tutta la Sardegna ne esce umiliata, perchè è una squadra sarda, i dirigenti sono sardi, siamo tutti sardi – conclude – Ci dimentichiamo che il calcio è una delle poche aziende in Italia a produrre un reddito importante. Non mi sento di dare consigli ai tifosi, che è la parte più danneggiata e rimane la parte migliore di tutta questa triste vicenda”.