Parma, 5 mar. (LaPresse) – “Serve ancora più grinta e più convinzione. Non si possono sempre sbagliare occasioni, prima o poi entreranno anche. Detto questo, riprendiamo ad allenarci con la coscienza di dover lavorare sodo ancora di più”. Lo ha detto Roberto Donadoni nel corso della tradizionale conferenza stampa infrasettimanale a Collecchio. A chi gli chiede se la crisi di risultati possa incidere sulla sua panchina al Parma il mister risponde: “Sono lo stesso di prima. E’ un discorso che a me non compete. Io penso a fare l’allenatore e a farlo nel migliore dei modi. Per certi discorsi poi ci vorrebbe un grado di maturazione da parte di tutti quanti. A volte risposte banali hanno anche banali presupposti”. Analizzando invece la condizione della squadra ci si sofferma su quello che può essere il lavoro del tecnico per quel che riguarda l’aspetto psicologico del gruppo, ricordando che in altri momenti storici lo staff tecnico al Parma aveva collaborato anche con uno psicologo: “Personalmente reputando la questione rilevante ho anche seguito dei corsi. Ora mi manca solo seguire un corso da chirurgo – sorride – per intervenire direttamente sul cervelloà Al di là di quella che può essere la battuta – continua Donadoni – l’aspetto mentale è importante, ci lavoriamo, perché quando non si arriva con l’allenamento fisico può avere variabili non indifferenti”.
Per quanto riguarda il tema più specifico di un eventuale rilassamento dei crociati dopo la quota punti acquisita fino a gennaio l’allenatore gialloblù spiega: “A mio avviso questo è un discorso che potrebbe essere esteso a tutte le piazze e non fatto solo in riferimento a Parma. In questo momento poi sarebbe troppo facile mettere a giustificazione dei risultati che non arrivano anche questo elemento. Io invece posso dire che non vedo come lavora la squadra e non lo sta facendo in modo diverso rispetto al periodo delle sette vittorie consecutive della passata stagione. E’ però anche vero che stiamo subendo gol non per particolare bravura degli avversari ma per mancanze nostre. Anche domenica per esempio in occasione della rete subita c’è stata una mancanza di collaborazione. Se poi aggiungiamo anche qualche fatalità di troppo il quadro è completo. Ora però non dobbiamo più regalare nulla ma aumentare attenzione e concentrazione. Dobbiamo essere più bravi in questo”. Poi Donadoni passa a parlare del prossimo avversario: “Arriva una buona squadra come il Torino che ha saputo risalire la classifica. Non c’è Cerci? Sicuramente ci saranno altri giocatori con qualità. Ma noi come detto, dobbiamo innanzitutto guardare a noi stessi”.