Catania, 9 feb. (LaPresse) – “Si sono allenati tutti e sono arruolabili e convocati, al di là di Sciacca, Augustyn e Çani: l’imbarazzo della scelta ‘complica’ la vita da una parte, per un allenatore, ma dall’altro la facilita ed è senz’altro un fattore positivo. La squadra sta bene, siamo proiettati sulla partita senza pensare ad altro, non è una gara-spartiacque”. Lo ha detto l’allenatore del Catania, Rolando Maran, nel corso della conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Atalanta.
“A prescindere dal modulo, il Catania ha identità e mentalità precise – spiega il mister – ed entrambe le ipotesi sono state vagliate e curate in settimana. Il sito della Lega ci definisce rivelazione del torneo? Credo che piacciano la nostra consapevolezza ed il nostro modo di andare a giocare sempre la partita a viso aperto”. L’Atalanta è rilanciata dal successo di Palermo. “Prima del successo di domenica scorsa, spesso i nerazzurri hanno perso immeritatamente, giocando bene. Dovremo prestare particolare attenzione alla fase di transizione”, spiega Maran.
A Bergamo il terreno di gioco potrebbe essere pesante… “Dovremo essere bravi, in questo caso, a fare di necessità virtù: non abbiamo mai messo le mani avanti”. Da Siena in poi, è cambiato l’atteggiamento in trasferta del Catania. “Sinceramente, credo di no. Semmai, negli ultimi tempi, può esserci stata una convinzione maggiore, legata proprio ai risultati positivi”, conclude il tecnico.