Platini: Razzismo? Bravo Boateng, arbitri possono fermare gare

Torino, 23 gen. (LaPresse) – Il presidente dell’UEFA Michel Platini ha spiegato come i direttori di gara possono agire in caso di episodi di razzismo durante le partite, arrivando anche a decretare la fine dell’incontro. Intervistato dall’emittente radiofonica francese RTL, Platini ha espresso la propria solidarietà al centrocampista ghanese del Milan Kevin-Prince Boateng, che aveva recentemente lasciato il campo durante un’amichevole contro la Pro Patria per il comportamento discriminatorio tenuto nei suoi confronti dai tifosi avversari. I compagni di Boateng avevano seguito il suo esempio e la gara era stata annullata. “Abbiamo stabilito regole ben precise con gli arbitri di Champions League ed Europa League”, ha spiegato Platini. La UEFA è stata il primo organismo calcistico a fornire agli ufficiali di gara specifiche linee guida in caso di episodi di razzismo durante una partita. Nel luglio 2009, il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato ufficialmente le linee guida per gli ufficiali di gara in caso di incidenti a sfondo razziale, dando agli arbitri l’opportunità di interrompere l’incontro in caso di episodi di particolare gravità.

Se l’arbitro nota comportamenti discriminatori o ne viene informato dal quarto ufficiale, può, in prima battuta, interrompere l’incontro e richiedere che venga data lettura di un messaggio in cui si invita il pubblico a cessare immediatamente ogni tipo di abuso. Se i comportamenti discriminatori dovessero continuare anche dopo la ripresa del gioco, il direttore di gara può sospendere la gara per un ragionevole periodo di tempo, come cinque o dieci minuti, rimandando le squadre negli spogliatoi. A quel punto verrà data lettura di un ulteriore annuncio al pubblico. Infine, se il comportamento discriminatorio dovesse perdurare, l’arbitro può interrompere la gara in via definitiva. Per quanto riguarda Boateng, Platini ha accolto positivamente la decisione del giocatore di abbandonare il terreno di gioco: “L’ho apprezzato molto. Ho anche mandato un messaggio al signor Galliani del Milan per complimentarmi. E’ stata la decisione più giusta”. Il presidente dell’ UEFA ha poi ribadito la politica di tolleranza zero nei confronti del razzismo: “Dobbiamo fare in modo che questi individui, che non c’entrano nulla col calcio e agiscono solo per i propri interessi, rimangano fuori dagli stadi”.