Torino, 12 gen. (LaPresse) – “Sarà una sfida difficile. Siamo sempre al solito discorso: al di là dell’emergenza io sono dell’idea che se si fanno bene le cose non c’è nessuna formazione da temere, ma se al contrario non si entra in campo con il giusto approccio allora ogni squadra ti può fare male. Il Siena viene vista con 11 punti, ma in realtà ne ha fatti 17 ed è in piena corsa per la salvezza”. Così l’allenatore del Torino, Giampiero Ventura, nella conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Siena. “Noi abbiamo iniziato il nostro cammino 18 mesi in Coppa Italia: allora c’era un’atmosfera negativa. Il pubblico però ha risposto con 15.000 persone allo stadio a metà agosto. Oggi questa squadra tra mille difficoltà ha fatto 21 punti sul campo – ricorda – questo gruppo ha sempre dato il massimo”. “Vorrei che domani i 15.000 di Lumezzane – prosegue Ventura – si ricordassero di quando ci hanno preso per mano e portato in serie A quando poi c’è stata la festa con oltre 100.000 persone. Ecco, mi piacerebbe che domani ci prendessero nuovamente per mano. In questo momento di emergenza e a fronte di una partita così importante sarebbe fondamentale”. Per quanto riguarda la formazione di domani, il tecnico non si sbilancia: “Per nove undicesimi siamo quasi obbligati, però cerchiamo di capire come si disporranno loro. Il mercato vale per tutti: anche loro hanno dei giocatori coinvolti in trattative e non so ancora se giocheranno o meno. Per esempio la presenza o meno di D’Agostino potrebbe modificare i loro equilibri tattici”.
Inevitabile un riferimento al caso calcioscommesse ed alle indagini della procura di Bari: “Gillet? Le sue uniche preoccupazioni sono il Siena e la nascita del figlio prevista per la prossima settimana. Sinceramente se ci dovessero essere delle responsabilità nelle indagini di Bari mi stupirei e non poco: anche perchè se avessi avuto anche solo dei sospetti non avrei mai fatto il suo nome per portarlo a Torino”.