Nazionale, Prandelli: De Rossi? Esclusione utile per il Mondiale

Parma, 12 nov. (LaPresse) – “L’amichevole conta per il ranking e può essere importante perché è una gara contro un avversario importante. Diciamo che la classifica non conta, ma poi la guardano tutti. I giovani che scenderanno in campo dovranno dare entusiasmo e qualità”. Cesare Prandelli dopo gli ultimi successi con Armenia e Danimarca nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo 2014, mercoledì sera con la Francia non dovrà fare punti, ma si aspetta dalla squadra conferme importanti soprattutto dal punto di vista del gioco.

Al Tardini potrebbe trovare spazio anche chi nelle ultime settimane ha giocato poco con il proprio club: “Ho provato Balotelli e Destro – ha spiegato il Ct in merito all’allenamento di oggi – perché sono gli unici con Giaccherini a non aver giocato novanta minuti, quindi li ho fatti lavorare un po’ di più. L’idea comunque è provare un fronte d’attacco inedito”.

“De Rossi? Non l’ho sentito, ma non ho timori su di lui in chiave Mondiale. Anzi, questa punizione servirà esattamente a quello, a non ripetere certi errori al Mondiale. Daniele è troppo tifoso, quando si carica delle responsabilità va fuori giri. Deve trovare equilibrio: ha firmato da poco un contratto importante e sarà capitano a lungo”. Così Prandelli, ha commentato l’esclusione dai convocati di Daniele De Rossi dopo l’espulsione rimediata nel derby con la Lazio costata al centrocampista della Roma tre giornate di squalifica.

“Balotelli? E’ preoccupato dall’esclusione di Mancini, che ha esclusivamente motivi tecnici. Non la prende sottogamba, perché Mancini vede più in forma gli altri. Ma tra due giorni ha già un’occasione”. Prandelli a proposito di Mario Balotelli, che negli ultimi tempi fatica a trovare spazio nel Manchester City. Una battuta anche sulla possibilità in futuro per i tecnici di assistere dalla tribuna alle gare: “Può essere il futuro dell’allenatore. Vedi bene la situazione, e non trasmetti le ansie. Certo, servono adatti strumenti di comunicazione con la panchina. Ma può essere il futuro”.