Cairo: Toro a Napoli ha dimostrato buona personalità

Torino, 5 nov. (LaPresse) – “Il Torino ha giocatori giovani, che hanno esordito per la prima volta in serie A come Ambrosio, Glick e Basha. La cosa che conta molto è che stiamo lavorando su questo gruppo da un anno e mezzo e con un allenatore preparato come Ventura”. Così il presidente del Torino, Urbano Cairo, ai microfoni di Radio Anch’Io sport, analizza il momento della compagine granata.

“Il fatto di avere un gruppo di qualità insieme da 15 mesi – prosegue il patron del Toro – è un valore aggiunto importante. C’è una componente di squadra che funziona, che ha assimilato il gioco di Ventura, si esprime con personalità e senza ansia sapendo che certe cose è in grado di farle bene”. Per quanto riguarda la classifica, Cairo dichiara: “Abbiamo avuto una certa continuità di risultati, forse con qualche pareggio di troppo, ma abbiamo anche incontrato ultimamente squadre importanti come Lazio e Napoli. Comunque si è visto ieri un Toro con buona personalità”.

A Cairo viene poi chiesto se la differenza tra il rendimento interno e quello in trasferta è dettato magari dalla grande pressione che c’è da parte del pubblico granata: “Non credo che i nostri tifosi siano un problema, anzi sono straordinari e da loro possiamo solo avere un grande aiuto. E’ un fatto più tattico – spiega – con le altre squadre che sono venute a Torino ben chiuse e spesso gli episodi sono stati decisivi. Contro Parma e Inter sono arrivate due sconfitte interne in cui abbiamo fatto noi la partita e preso gol in contropiede”.

Per quanto riguarda gli obiettivi futuri della società, Cairo ha le idee chiare: “Certo il ricordo dei tifosi è ai fasti del passato, ma oggi il Torino fattura poco più di 40 milioni e più di tanto non si può fare. Lo stesso Napoli fattura quasi il doppio di noi e non a caso ha potuto trattenere Cavani”. “Io sono presidente da 7 anni – conclude – e la voglia di mantere il Torino a buon livello c’è tutto. Abbiamo fatto nell’ultimo mercato investimenti consistenti, ma per competere con le grandi squadre ci vuole anche un pò di inventiva. Ad esempio è importante investire bene nel vivaio e fare molto nella ricerca di talenti all’estero”.