Milano, 28 ago. (LaPresse) – “Per noi sarà l’anno zero. Io sono nato pronto e non mi tiro indietro. Abbiamo abbassato l’età media dei calciatori. Vedremo che cosa succederà”. Parole di Massimiliano Allegri, che in un’intervista al settimanale ‘Chi’ in edicola da domani, mercoledì 29 agosto, analizza la stagione che verrà del Milan e il peso della crisi economica nel mondo del calcio. “Era impensabile – dice il tecnico rossonero – che la crisi non colpisse anche, e soprattutto, il mondo del calcio, un mondo dove oggi non ci sono più i soldi di una volta. Certo, è un peccato, ma non dimentichiamoci che noi rimaniamo dei privilegiati”. “Le partenze dei grandi campioni – prosegue Allegri – hanno abbassato il livello del talento e noi dovremo essere bravi a regalare spettacolo, a fare in modo che ai tifosi non passi la voglia di andare allo stadio”.
In ogni caso il mister rossonero si professa “fiducioso. Oggi – sottolinea – i grandi incassi non esistono più, gli stessi sponsor non investono più come prima. Gli sceicchi del Qatar e degli Emirati Arabi, proprietari di molti club importanti, comprano tutti i migliori calciatori. Noi italiani? Ci rimbocchiamo le maniche e facciamo crescere altri campioni”. Sulle prospettive del Milan, Allegri non si sbilancia: “Per noi sarà l’anno zero. Io sono nato pronto e non mi tiro indietro. Abbiamo abbassato l’età media dei calciatori. Vedremo che cosa succederà”. Nessun commento invece sullo sfogo di Antonio Cassano: “Non mi interessa parlare di lui”, taglia corto l’allenatore del Milan.