Londra 2012, Schwazer: Il doping è ovunque, basta guardare le gare

Roma, 7 ago. (LaPresse) – “Io avevo fatto ultima l’iniezione il 29 luglio, il controllo è arrivato il 30 luglio e sapevo che era finita”. Inizia così la prima intervista ad Alex Schwazer concessa al Tg1 dopo che il marciatore azzurro è stato trovato positivo all’Epo. “Gli ultimi anni non sono stati facili, ma a Pechino (dove vinse l’oro nella 50 km di marcia, ndr) ho vinto pulito, con i valori ematici di un anemico tanto mi allenavo – racconta Schwazer in lacrime – dopo tutte le batoste volevo essere di nuovo davanti. È stato difficile essere sempre il fidanzato della fidanzata, ora è finita”. Schwazer conferma di aver fatto tutto da solo e racconta come: “Ho acquistato l’Epo da solo su internet, e mi sono informato su come prenderla, non sono dottore, ma tramite internet ci si informa facilmente”. Infine una denuncia a tutto il mondo dello sport: “Nessuno mi ha detto di doparmi, ma avevo il tarlo in testa – spiega Schwazer – non faccio, ma basta guardare cosa succede, ad esempio quando c’è una donna che nuota più veloce di un campione olimpico gli ultimi 100 metri di una finale”.