Roma, 7 ago. (LaPresse) – L’Ufficio della Procura Antidoping, sulla base della comunicazione inviata dal Cio in data 6 agosto 2012, ha provveduto ad iscrivere un procedimento disciplinare a carico di Alex Schwazer. Lo rende noto il Coni. L’atleta è risultato positivo per Eritropoietina ricombinante a seguito di controllo antidoping effettuato in data 30 luglio 2012 dalla Wada ed è stato escluso dai Giochi di Londra. Contestualmente la Procura ha richiesto al Tribunale Nazionale Antidoping del Coni la sospensione immediata dell’atleta da ogni attività agonistica che è stata accolta.
Parole dure sono arrivate dal Cio nei confronti del maratoneta oro a Pechino. “L’atleta ha fallito il test ed è stato squalificato. Chi imbroglia, non vince”. Così Mark Adams, portavoce del Comitato Olimpico Internazionale, commenta durante il daily briefing l’esclusione per doping dell’azzurro. Anche Mario Pescante, membro del Cio, ha commentato la brutta vicenda: “Sono triste per lo sport italiano ma anche contento perché questa squalifica significa che la lotta al doping sta funzionando”, ha spiegato questa mattina ai microfoni di CaterpillarAM Olimpico su Radio2, in merito all’esclusione di Alex Schwazer dai Giochi di Londra per doping. “Il fatto che Schwazer abbia o meno agito da solo – prosegue Pescante – non toglie niente all’infamia del gesto, anche se ritengo che un medico serio lo avrebbe sconsigliato. Così come sono sicuro che i controlli del Cio, e non della Wada come è stato erroneamente scritto, abbiano funzionato questa volta, sono altrettanto sicuro che siano stati efficaci anche negli anni precedente, quindi per me quella d’oro di Pechino rimane una medaglia pulita”.