Londra (Regno Unito), 6 ago. (LaPresse) – Matteo Morandi ha vinto la medaglia di bronzo agli anelli ai Giochi di Londra. Con il punteggio di 15.733, il ginnasta azzuro, sergente dell’Aeronautica militare, ha chiuso alle spalle del brasiliano Arthur Nabarrete Zanetti (15.900), oro, e al campione uscente, il cinese Chen Yibing (15.800), argento.
“Sono contentissimo, mi mancava proprio questa medaglia”, ha detto un raggiante Morandi ai microfoni di Sky Sport dopo la finale. Parlando della gara, il ginnasta azzurro, 31 anni, ha dichiarato: “Sono rimasto molto tranquillo nell’ultima ora, me la sono giocata tutta. Poi c’era la mia famiglia, mia moglie, quindi sono felicissimo”. “Quando sono salito in pedana – ha aggiunto Morandi – mi sono detto ‘o la va o la spacca’, sono salito molto cattivo. Ho provato a controllare l’arrivo, peccato per quel piccolo saltellino, ma ci sta. Va benissimo così. Certo riguardandomi troverò mille difetti, ma bisogna accontentarsi”.
Con quella di Morandi l’Italia arriva a sedici medaglie conquistate a Londra. Per l’azzurro la finale odierna era la terza in tre edizioni dei Giochi disputate. Ad Atene (quando Jury Chechi era stato bronzo) aveva chiuso al quinto posto, a Pechino al sesto. Nel suo palmares quattro bronzi mondiali (a Debrecen 2002, Anaheim 2003, Melbourne 2005 e Rotterdam 2010), e tre medaglie europee (bronzo nel 2004 a Lubiana, oro nel 2010 a Birmingham e argento quest’anno a Montpellier), oltre a cinque titoli italiani assoluti su sei attrezzi. Sugli spalti per assistere alla sua gara, la moglie Ilenia e la figlia Gaia di 10 mesi.
Gli anelli sono una delle specialità della ginnastica artistica maschile che più ha regalato soddisfazioni all’Italia nella storia dei Giochi olimpici. In passato l’oro in questo attrezzo era stato conquistato da Francesco Martino a Parigi 1924 e da Jury Chechi nel 1996, l’argento da Franco Menichelli a Tokyo 1964, e il bronzo da Giovanni Lattuada a Los Angeles 1932 e ancora da Chechi ad Atene 2004.
Per il vincitore di oggi, il brasiliano Nabarrete Zanetti, quella di Londra era la prima partecipazione olimpica. Nel suo palmares l’argento in questa specialità ai mondiali di Tokyo 2011. Il cinese Chen Yibing, oggi secondo, veniva invece oltre che dall’oro olimpico di Pechino, da quattro vittorie mondiali (Arhus 2006, Stoccarda 2007, Rotterdam 2010 e Tokyo 2011). Da segnalare per la finale odierna la presenza del bulgaro Jordan Jovtchev, classe 1973, qui alla sua sesta partecipazione olimpica (fu bronzo agli anelli a Sydney e argento ad Atene), dove è stato anche portabandiera nella cerimonia di apertura.
Nelle altre finali in programma oggi, vittoria per la russa Aliya Mustafina alle parallele asimmetriche (16.133), davanti alla campionessa olimpica uscente, la cinese He Kexin (15.933) e all’idolo di casa, la britannica Elizabeth Tweddle (15.916). Per la russa, vittima lo scorso anno di un grave incidente al ginocchio, è la terza medaglia ai Giochi di Londra, dopo l’argento con la squadra e il bronzo nel concorso generale. Nel volteggio maschile, oro al 19enne sudcoreano Yang Hak Seon che, con due salti dall’altissima nota di partenza (7.400 e 7.000), ha chiuso con la media di 16.533, davanti al russo Denis Ablyazin (16.399) e all’ucraino Igor Radivilov (16.316). Domani le ultime finali di specialità dell’artistica con l’assegnazione dei titoli a parallele e sbarra maschili, e trave e corpo libero femminili. In quest’ultima finale sarà presente anche l’azzurra Vanessa Ferrari.