Torino, 3 lug. (LaPresse) – Oltre 20.000 visitatori in un mese e mezzo di apertura: lo Juventus Museum è appena nato, ma è già un’importante realtà del panorama museale torinese. Lo dimostrano i numeri e lo testimonia il fascino che la storia bianconera esercita anche sul mondo culturale della città, i cui esponenti più prestigiosi si sono riuniti questo pomeriggio proprio al museo della Juventus: da Rolando Picchioni, Presidente della Fondazione per il libro, la musica e la cultura, a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente dell’omonima fondazione, da Ugo Nespolo, Presidente del Museo del Cinema, a Evelina Christillin, Presidente della Fondazione Teatro Stabile di Torino, da Luca Beatrice, Presidente del Circolo dei Lettori, a Benedetto Camerana che, oltre a essere il Presidente del Museo dell’Automobile, è anche colui che ha progettato il J-Museum.
Torino ha ormai scoperto da anni la sua vocazione turistica e l’eccellenza dei suoi musei è un patrimonio di inestimabile valore. Un patrimonio del quale ora fa parte a pieno titolo anche lo Juventus Museum. Ecco allora che il Presidente Paolo Garimberti lo ha presentato oggi alla “creme” della cultura torinese che ha ricevuto il saluto del Presidente Andrea Agnelli e, dopo la visita alle sale del museo, è stata accompagnata anche in quella dello stadio: e così passando dal campo agli spogliatoi, fino alla terrazza del Club Gianni e Umberto Agnelli, gli ospiti hanno potuto ammirare non solo il passato, ma anche il presente e il futuro della Juventus.