Torino, 11 giu. (LaPresse) – Con un articolo di analisi pubblicato sul proprio sito internet la Ferrari ha spiegato la scelta di non far fermare Fernando ALonso per il secondo pit stop nelle fasi finali del Gp del Canada. “Il successo non è arrivato perché l’avversario principale, Hamilton e la sua McLaren, ieri sono stati complessivamente più veloci e, per batterli, bisognava provare a rimescolare le carte – spiegano da Maranello – ci abbiamo provato, tutti insieme, perché la scelta di non fermarsi più è stata presa di comune accordo fra il muretto e il pilota ma non è andata bene”. La Ferrari ammette comunque lo sbaglio facendo una serena autocritica: “L’errore, col senno di poi, è stato commesso e nessuno lo nega ma il prezzo pagato non è poi così drammatico – precisa l’articolo – E’ costato la leadership nella classifica iridata ma non è certo dopo sette gare che conta essere primi: l’importante è esserlo il 25 novembre, a San Paolo del Brasile”.
“Abbiamo fatto un passo avanti importante in termini di prestazione, segno che il duro lavoro fatto in questi mesi comincia a pagare davvero e di questo voglio ringraziare tutte le persone che a Maranello hanno dato l’anima”, ha spiegato il team principal, Stefano Domenicali. “Dobbiamo continuare così: altre novità arriveranno a Valencia e poi ancora a Silverstone – ha aggiunto – La chiave della stagione è continuare a spingere sullo sviluppo della monoposto e, nello stesso tempo, comprendere come gestire al meglio il rendimento degli pneumatici”.