Marotta: Juve dall’inferno è tornata in paradiso

Torino, 6 mag. (LaPresse) – “Il blasone e la storia di questa società sono sotto gli occhi di tutti. Il 2006 ha dato una pugnalata nel cuore della società. Siamo caduti all’inferno, poi ci siamo risollevati e dopo il purgatorio siamo tornati in paradiso”, così l’amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta, ai microfoni del programma di radio 1 ‘Radio Anch’io Sport’. Il giorno dopo la conquista dell scudetto da parte dei bianconeri.

Riguardo al ‘numero’ del tricolore Marotta ha precisato che: “Riteniamo di aver subito delle ingiustizie e quindi con fermezza chiediamo di riavere indietro quello che abbiamo conquistato sul campo”. “Noi principalmente volevamo far emergere il concetto della parità di trattamento poi con calma si ragionerà – ha aggiunto – al momento però vorrei mettere da parte questo argomento per festeggiare uno scudetto vinto in maniera trasparente sul campo. Diplomazie al lavoro? Ecco, diciamo così”.

Ora la Juve pensa alla finale di Coppa Italia che “sarebbe il giusto coronamento di questa stagione” ed al futuro. Secondo Marotta: “Questo gruppo con i giusti ritocchi può essere competitivo anche in Champions League”. “Non riteniamo di dover intervenire in modo forzato – ha aggiunto – in questa stagione abbiamo alzato il livello della qualità, nella prossima fase di mercato cercheremo di mettere la ciliegina sulla teoria ma questa vittoria è il frutto del lavoro del gruppo. Noi abbiamo fatto del collettivo l’arma vincente”.

Infine una battuta sul futuro di Alessandro Del Piero: ” La società si è già espressa ed oggi non mi sembra il giorno di parlarne – ha concluso – Non ci sono più aggettivi spendibili su di lui. La sua carriera è stata praticamente tutta consumata in maglia bianconera e gli rinnoviamo grande riconoscenza per tutto quello che ha fatto per questa società”.