Torino, 6 mag. (LaPresse) – Tanto inaspettato quanto voluto e soprattutto meritato. La Juve vince il 28esimo scudetto, il 30esimo per i suoi tifosi che non ‘riconoscono’ l’annullamento dei due tricolori tolti dalla giustizia sportiva per i noti fatti di Calciopoli, e spezza l’egemonia milanese che ha caratterizzato il calcio italiano nel’ultimo lustro. Per dirla con le parole del suo tecnico Antonio Conte la Juve ha fatto un’impresa ‘Superstraordinaria’. Ad inizio anno infatti nessuno aveva inserito i bianconeri fra i grandi favoriti per la vittoria finale. Invece, giornata dopo giornata, la Juve ha sorpreso tutti arrivando a vincere il tricolore da imbattuta. I meriti sono tanti ed equamente suddivisi. Dalla società che ha saputo effettuare colpi di mercato come Pirlo, a costo zero dai rivali rossoneri, Vucinic e Vidal ad Antonio Conte, capace di plasmare una macchina perfetta, ai giocatori, instancabili ed assetati di vittoria.
Ai torinesi è mancato un bomber ‘alla Ibrahimovic’, a proposito lo svedese quest’anno non festeggerà lo scudetto dopo 8 stagioni consecutive comprese quelle in bianconero, ma è nata una vera e propria fabbrica del gol dove tutti, dalle punte ai centrocampisti per arrivare fino ai difensori hanno dato il loro contributo per il trionfo finale. Se contro le piccole i ragazzi di Conte hanno fatto qualche mezzo passo falso di troppo, ultimo quello contro il Lecce, contro le cosiddette ‘big’ la Juve non ha fatto prigionieri battendo una dopo l’altra tutte le avversarie.
Ora per chiudere la stagione in maniera ancora più indimenticabile i bianconeri avranno la possibilità di concludere il ‘double’ con la finale di Coppa Italia il 20 maggio a Roma contro il Napoli. Terminato anche quest’ultimo impegno la Juve potrà concentrarsi sulla campagna acquisti per un ritorno in grande stile in Champions League. L’unico dubbio resta quello legato al futuro di capitan Del Piero ma ora per la Juve è solo il momento di festeggiare.
CAGLIARI-JUVENTUS 0-2
Solo una formalità per la Juventus la gara di Trieste contro il Cagliari. I bianconeri superano i sardi 2-0 e si laureano campioni d’Italia in virtù della sconfitta del Milan contro l’Inter. I bianconeri si portano subito in vantaggio al 6′ con Vucinic, bravo a scattare sul filo del fuorigioco sul lancio di Bonucci e battere Agazzi. Al 22′ gran paura per Lichtsteiner, che ha la peggio in uno scontro aereo con Pinilla. Lo svizzero è costretto ad uscire in barella ma le sue condizioni non destano preoccupazioni. Al 26′ brivido per i sardi, con Pirlo che timbra il palo direttamente su calcio d’angolo.
Nella ripresa la squadra di Conte chiude i giochi al 29′ portandosi sul 2-0: ma a superare Agazzi è una sfortunata autorete di Canini sul traversone di Caceres. Onore comunque alla squadra rossoblù che pur non creando seri pericoli alla porta di Buffon prova a giocarsela fino in fondo. Nel frattempo, da San Siro arrivano buone notizie: i nerazzurri hanno battuto il Milan. La festa juventina può finalmente iniziare.
CAGLIARI-JUVENTUS 0-2
Marcatori: pt 6′ Vucinic; st 29′ autorete Canini.
Cagliari: Agazzi, Ariaudo, Canini, Astori, Pisano, Ekdal, Conti, Nainggolan, Ibarbo (st 17′ Larrivey), Pinilla, Thiago Ribeiro (st 5′ Cossu). All: Ficcadenti.
Juventus: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner (pt 25′ Caceres), Vidal (st 9′ Vidal), Pirlo, Marchisio, Pepe, Matri (st 26′ Borriello), Vucinic. All: Conte.
Arbitro: Orsato.