Roma, 14 apr. (LaPresse) – “Siamo vicini a chi sta facendo un grande campionato, e il nostro non è negativo”. Alla vigilia della partita con la Fiorentina, Luis Enrique traccia il bilancio di una stagione caratterizzata da alti e bassi. Lo spagnolo difende il suo lavoro e guarda al futuro con ottimismo: “La squadra ha fatto cose buone, altrimenti non saremmo a questo punto della classifica. Ma non siamo stati regolari e dobbiamo lavorare per questo, anche se non è facile. Mancano sei partite, poche ma tutte importanti”, spiega lo spagnolo. “Non posso assicurare niente – continua Luis Enrique – solo che la squadra metterà tutto quello che ha in campo per fare la nostra proposta”. Il mister della Roma torna sulla vittoria con l’Udinese: “Abbiamo fatto un lavoro incredibile e la partita è sempre stata in mano nostra”, spiega lo spagnolo che sottolinea l’importanza del tifo: “E’ stata una delle chiavi per la vittoria, i tifosi hanno visto che la squadra ha dato tutto per vincere e lo sforzo dei ragazzi. Hanno creduto nella squadra. Capiamo che siano arrabbiati dopo le sconfitte e le figuracce, ma questa squadra ha bisogno dell’appoggio dei tifosi e loro lo stanno dando al 99%. L’insoddisfazione è normale ma con il tifo siamo più forti”.
Il tecnico spende belle parole per Totti, definendolo “un giocatore di livello unico e sempre a disposizione della squadra”, e per Marquinho. Il brasiliano viene definito dal mister spagnolo “un calciatore per noi importante. Ho sempre detto che è difficile acquistare un giocatore a gennaio, perché è difficile abituarsi ad un nuovo modello di vita, ad un nuovo calcio, ad un’altra squadra. Lui ha maturità e sta facendo più di quanto aspettavamo”. Domani ricorre l’anniversario dall’insediamento della proprietà americana: “Alla società dico auguri”, così Luis Enrique. “Hanno fatto tutto bene tranne prendere questo allenatore…”, scherza.
Quindi Luis Enrique analizza il ‘mal di trasferta’ che sembra caratterizzare la stagione giallorossa: “Non credo che ne soffriamo. La squadra fuori casa tante volte ha fatto buone prestazioni. Non pareggiamo mai: o vinciamo, o facciamo una figuraccia. Ma a parte queste, non sono dispiaciuto. In questo campionato vincere 15 partite significa fare molti punti. Certo, dobbiamo migliorare in trasferta. Ma siamo vicini a chi sta facendo un grande campionato e il nostro non è negativo”. Luis Enrique spiega che non dovranno più ripetersi le troppe sconfitte “ma non credo – evidenza lo spagnolo – che questo sia un campionato da dimenticare, considerando che questa è una squadra giovanissima e crescerà nei prossimi anni”.