Milano (Italia), 5 apr. (LaPresse) – “Ho avuto paura di morire, ho pensato di smettere, ma ora sono pronto a tornare in campo”. Lo ha detto l’attaccante del Milan Antonio Cassano in una intervista esclusiva a Mediaset.
“Devo dire la verità: un po’ di paura l’ho avuta, specialmente per i miei cari, qualche giorno prima dell’operazione. Per circa 36 ore non ci ho capito più nulla, facevo fatica a parlare, non ricordavo cosa mi succedeva, ma l’importante, ora, è che sia tutto passato: dal Real Madrid al Barcellona, da Mourinho a Del Neri e anche Iniesta, tutto il mondo mi ha chiamato”, ha detto ancora Cassano a Mediaset.
“Ho capito quanta gente tenga a me, prima come uomo che come calciatore. Mi aspetto applausi da chi mi tifa, chi mi fischia vuol dire che mi teme, non è cambiato nulla. Possono fischiare – prosegue – ma mi ha fatto piacere che tutti i tifosi hanno capito il problema che ho avuto e per questo li ringrazio”.
Cassano continua ringraziando la sua società, il Milan: “Se tutto questo mi fosse successo in un’altra società non so se mi avrebbero curato come mi hanno curato gli specialisti del Milan: voglio ringraziare il presidente Berlusconi, Barbara e il dottor Galliani che nel periodo per me più buio mi è stato molto vicino. E soprattutto voglio ringraziare chi mi ha salvato la vita, il dottor Tavana: se non ci fosse stato lui a prendermi per i capelli non so se a quest’ora ero ancora in questo mondo”.