Balotelli: Amo la Nazionale, non meritavo esclusione ma la accetto

Torino, 6 mar. (LaPresse) – “Ci sono rimasto male” perché “per me non c’è maglia più affascinante di quella della Nazionale, per il sentimento che provo a rappresentare l’Italia”. Così in un’intervista esclusiva a ‘La Gazzetta dello sport’, l’attaccante del Manchester City Mario Balotelli commenta la mancata convocazione in azzurro per l’amichevole contro gli Stati Uniti, decisione assunta da Prandelli in rispetto del ‘codice etico’, dopo la squalifica inflitta all’attaccante in Premier League. “Penso spesso all’Europeo. Mi spiace aver perso l’amichevole di Genova”, spiega il giocatore. “C’è un codice etico. L’accetto, anche se non credo di essermelo meritato”, puntualizza SuperMario che chiarisce sulla mancata chiamata ‘chiarificatrice’ al ct: “Non avevo fatto nulla di male. Non dovevo giustificarmi. Ma quando ho capito – prosegue Balotelli – che serviva un primo passo per sciogliere l’incomprensione, l’ho fatto volentieri io: gli ho mandato un sms”.

L’attaccante dice di non essere riuscito a parlare con Prandelli “per due giorni, sempre occupato”. “Nel messaggio – così ancora il giocatore – gli ho spiegato la situazione, l’ho pregato di dirmelo sempre apertamente se pensa che qualcosa in me è sbagliato. Gli ho garantito – assicura l’attaccante del City – che sono sereno e che mi alleno bene. Poi gli ho detto grazie ancora una volta, perché ha sempre avuto fiducia in me. Scuse? No, non dovevo scusarmi”, spiega ancora.