Pescante si dimette da vicepresidenza del Cio

Roma, 21 feb. (LaPresse) – Mario Pescante ha presentato le dimissioni dalla carica di vicepresidente vicario del Comitato Olimpico internazionale. Una decisione che arriva a pochi giorni dal ‘no’ del governo Monti al sostegno della candidatura olimpica di Roma 2020. La dimissioni saranno formalizzate alla prossima assemblea del Comitato Olimpico internazionale in occasione dei Giochi di Londra 2012.

“Mi trovo a disagio a fare il vicepresidente del Cio rappresentando un Paese che ha gettato la spugna prima di partecipare ad una competizione olimpica”, ha commentato Pescante. “Questa decisione ‘last minute’ – spiega – non va bene per una cosa del genere, è una manifestazione che vive da 2700 anni ed ha un’aristocrazia che va rispettata”. “Il premier sta conducendo bene il paese a livello internazionale” aggiunge, spiegando come però il mondo olimpico abbia “le sue prerogative, le sue storie, il suo protocollo. Una risposta anticipata sarebbe stata più corretta”.

“Questo è un mondo – ribadisce – che non è abituato alle decisioni prese all’ultimo secondo”. La proposta di ripresentare una candidatura italiana per le Olimpiadi del 2060, sottolinea Pescante, non era una battuta: “Nel 2024 ci sarà l’Africa, poi inizieranno i centenari: Parigi, Anversa, Berlino, poi toccherà agli Stati Uniti. Di questo passo arriveremo al 2060”. Le dimissioni, annunciate in una lettera aperta al presidente del Cio Rogge, saranno formalizzate nella prossima assemblea del Comitato Olimpico internazionale in occasione dei Giochi di Londra 2012 e Pescante scongiura che siano respinte: “Ho scritto – dice – che sono irrevocabili. In questo modo non si provvede alla votazione, che potrebbe respingerle”.