In passato l’hanno suonata Hillary Clinton, Sylvester Stallone e persino i Puffi: è la “opening bell” di Wall Street, la caratteristica campanella che dà l’avvio alle contrattazioni in Borsa. Secondo i bookie, ora è il turno del fondatore di Facebook Mark Zuckerberg. Il social network è pronto a scendere in Borsa, dopo aver presentato i documenti per quella che in molti definiscono la più importante Ipo della Silicon Valley. I bookie offrono a 1,01 la possibilità che l’amministratore delegato della società suoni la campanella di Wall Street. Seguono, a molta distanza, Sean Parker, fondatore di Napster e parte del team di sviluppo di Facebook (a 26,00) e il fondatore della Microsoft Bill Gates (a 51,00). Si gioca a 100 a 1 invece l’ipotesi che a dare l’avvio alle contrattazioni nel giorno dello sbarco in Borsa di Facebook sia Eduardo Saverin, che fondò il social networ insieme a Zuckerberg (con il quale litigò furiosamente dopo l’ingresso in società di Sean Parker). Stessa quota anche per il leader degli U2 Bono, che due anni fa investì 120 milioni di dollari in Facebook, acquistandone l’1,5% del capitale. Quotare Facebook per Zuckerberg non significa perdere il controllo della sua “creatura”: Zuckerberg terrà nelle sue mani il 56,9% dei diritti di voto e avrà il controllo economico sul 28% delle azioni. I bookie inoltre scommettono su quanto varrà ogni singola azione: l’ipotesi più probabile è che sarà quotata tra i 35 e i 44,99 dollari (a 1,90), mentre si sale a 2,87 per una valutazione tra i 45 e i 54,99 dollari).
MSC/Agipro