Torino, 10 gen. (LaPresse) – “E’ un onore per me essere alla Juve. Non posso negare che sono dispiaciuto per lo striscione ma ho grande rispetto per i tifosi della Juventus e devo dire che nella mia vita mi sono sempre comportato in modo dignitoso e quello striscione e’ dettato dalla cattiva informazione data da un anno e mezzo a questa parte. Ripeto e ribadisco che non ho mai rifiutato la Juventus, non voglio entrare in polemica ma ai tifosi devono sapere che è così”. Lo ha detto Marco Borriello nel giorno della sua presentazione da nuovo giocatore della Juventus. “Per me e’ molto stimolante essere qui, ho grande voglia di far bene. Ho cinque mesi per convincere la società a riscattarmi e per convincere i tifosi. Fisicamente – ha aggiunto il neo centravanti bianconero – ho avuto un piccolo problema, sono pienamente recupero e tra oggi e domani mattina dovrei essere recuperato”.
“Con Conte abbiamo parlato soprattutto di motivazioni, io ne ho davvero tante perche’ negli ultimi mesi non ho giocato molto e in me c’e grande voglia di mettermi in mostra”, ha aggiunto. “Luis Enrique anche se non ho avuto un buon rapporto credo possa fare bene alla Roma e anzi colgo l’occasione per salutare la squadra e i tifosi”, ha aggiunto. Borriello racconta la scelta del numero di maglia, il 23. “Ho scelto il numero 23 per caso, c’è stata una sorta di estrazione a sorta e mia nipote Vittoria ha estratto quel numero, come anche il mio barista a Milano”.
“Fino ad ora sono stato un po’ sfortunato, dopo la bella stagione al Genoa ho avuto un infortunio al Milan che mi ha tenuto fuori 10 mesi. Poi ho fatto bene, ma quando e’ arrivato Ibrahimovic, il centravanti più forte del mondo, sono cambiate le cose. Il Milan voleva cedermi a titolo definitivo e la Juve non poteva prendermi, mentre la Roma mi offriva un contratto di cinque anni”, ha spiegato Borriello. “Io un giocatore problematico? Non ho mai avuto problemi con i compagni in nessuna squadra – ha risposto – non so da dove arrivano certe voci”.
Infine una battuta sulla nazionale: “Gli Europei? Sicuramente le grandi squadre devono avere grandi attaccanti, alla Juve c’e grande concorrenza. nessuno mi ha promesso niente e mi devo conquistare tutto. Non voglio creare problemi ma dare una mano, se avessi voluto fare la prima donna avrei scelto squadre di minor blasone. La nazionale? Un pensierino alla volta, prima voglio inserirmi nella Juve e poi spero di poter anche tornare in azzurro”.
Ad aprire al conferenza era stato il Dg Giuseppe Marotta: “Borriello arriva a titolo di prestito con diritto di riscatto a 8 milioni di euro entro il 20 di giugno – ha spiegato – E’ nostra intenzione valutarlo, il giocatore viene con grande voglia di far bene. Nella passata stagione ha segnato 17 gol ed e’ in sintonia con le nostre aspettative”.