Cremona, 29 dic. (LaPresse) – Si è concluso dopo quasi sei ore di interrogatorio l’interrogatorio di Luigi Sartor. L’ex difensore di Parma e Roma è tra gli arrestati della seconda tranche dell’inchiesta sul calcioscommesse, su di lui l’accusa di aver agito da ‘contabile’ gestendo il denaro delle scommesse. Quello di Sartor è l’ultimo interrogatorio dell’anno: il calendario riprende l’11 gennaio, a sfilare davanti al procuratore Di Martino sarà l’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni.
“Non aveva nulla da confessare”. E’ il commento di Antonino Tuccari, legale di Luigi Sartor, ai cronisti al termine dell’interrogatorio del suo assistito presso gli uffici della Procura di Cremona. “Non ci sono conti cifrati in Svizzera” ha chiarito il legale. Sartor, continua l’avvocato, “ha spiegato la sua posizione in maniera esauriente. Ha fatto quello che era nel suo interesse”. Riguardo la possibilità che l’ex difensore di Roma e Parma, detenuto nel carcere di Cremona dallo scorso 19 dicembre, possa trascorrere il Capodanno a casa: “Me lo auguro per lui”, è la risposta di Tuccari.
L’inchiesta intanto non si ferma: nelle prossime ore potrebbero essere iscritti nel registro degli indagati una ventina di altri giocatori, anche di Serie A.