Royal Park i Roveri annuncia partnership con Matteo Manassero

Torino , 8 nov. (LaPresse) – Royal Park I Roveri e Matteo Manassero uniscono i loro destini. La notizia è stata data oggi in una conferenza stampa alla quale ha preso parte anche il Ceo del club Andrea Agnelli. La partnership fra il giovane golfista ed il circolo inizierà il 1° gennaio 2012 ed avrà durata triennale. Manassero, divenuto socio onorario del club torinese, rappresenterà ufficialmente il Royal Park nei prossimi impegni sportivi in Europa e nel mondo.

“Il rapporto tra Matteo e il Royal Park risale all’inizio del percorso da dilettante e siamo onorati di poter sostenere oggi la sua promettente carriera – ha spiegato Andrea Agnelli – l’ambizione e la ricerca continua dell’eccellenza si allineano con la filosofia del circolo. Ci auguriamo che questa nuovo collaborazione possa essere di sostegno a Matteo per il raggiungimento dei suoi obiettivi, Non solo nella carriera sportiva ma anche nella sfera personale”. “Sono contentissimo di questa nuova relazione – gli ha fatto eco Manassero – sia da dilettante che da professionista ho giocato molto su questo campo. Qui ho vinto la mia ultima gara da dilettante (il Trofeo Umberto Agnelli ndr) e, dopo un mese, ho disputato il mio primo Open d’Italia da professionista – ha spiegato – Ci sono tante piccole cose che mi legano a questo campo e sono molto orgoglioso di rappresentare il Royal Park sui campi di tutto il mondo”.

Il veronese ha poi commentato la sua stagione: “La prima parte è andata benissimo mentre questo finale non sta andando nella direzione giusta – ha ammesso – Non sto giocando male, purtroppo non è un momento fortunato. A volte ho dei giorni in cui tutto gira male e da professionista è la prima volta che mi capita di faticare molto, specie dal punto di vista mentale”. Nonostante ciò l’enfant prodige del golf italiano resta positivo: “In ogni caso sto sono soddisfatto del lavoro che ho fatto quindi, risultati a parte, resto fiducioso e convinto che arriverà il giorno in cui le cose cambieranno”.

Manassero ha confidato che i problemi accusati risiedono soprattutto nella sfera mentale: “Ho avuto una crescita molto rapida – ha spiegato – ho avuto una punta quando sono entrato nei primi 30 del mondo e lì, anche inconsciamente, ho pensato di poter continuare a crescere con la stessa velocità ed ho iniziato a farmi troppe domande mentre dal punto di vista del gioco è normale che, arrivando alla punta, le cose devono prima calmarsi per poi tornare a risalire”.

Infine Manassero ha commentato il momento del golf italiano: “Il prossimo anno saremo in 7 sul tour europeo. Sono contentissimo, è un risultato incredibile che ci permette di acquisire importanza – ha concluso – in particolare voglio ricordare quello che è stato capace di fare Andrea Pavan sul challenge tour. Siamo amici e con lui ho sempre diviso la camera quando entrambi eravamo dilettanti”.