Coriano (Rimini), 25 ott. (LaPresse) – “Marco era una persona speciale, un onesto, un puro. Però era un guerriero e forse è morto proprio per quello…se avesse lasciato la moto…però domenica voleva vincere”, così Paolo Simoncelli, padre di Marco al rientro a Coriano dove domani sarà aperta al pubblico la camera ardente dello sfortunato pilota. “Dicono che Dio chiama in paradiso i migliori. Forse è così”, ha concluso.
Intanto il team Gresini ha confermato a sua intenzione di partecipare al prossimo Gran Premio Generali de la Comunitat Valenciana, dove la comunità MotoGP ha in programma un omaggio alla memoria del pilota tragicamente scomparso in Malesia. Fonti provenienti dalla squadra hanno assicurato che lo staff, o buona parte di esso, sarà presente sul circuito valenciano e che la scuderia monterà, come abitudine, il proprio box, dove non mancherà la Honda RC212V numero 58 in onore del 24enne pilota italiano.
Il team manager Fausto Gresini non ha ancora preso una decisione definitiva circa la presenza in pista di Hiroshi Aoyama e dei due piloti Moto2 Michele Pirro e Yuki Takahashi. La scuderia potrebbe rilasciare informazioni al riguardo nella giornata di domani, mercoledì 26, o dopo la cerimonia funebre di Simoncelli, in programma giovedì.
E parole struggenti in ricordo del campione scomparso sono arrivate anche dalla madre di Marco e dalla fidanzata, Kate. “Lo abbiamo accompagnato solo in quello che gli piaceva fare”, ha detto Rossella Simoncelli. “La vita, se non facciamo quello che ci piace, diventa un rimpianto e lui sicuramente di rimpianti non ne avrà. Ci ha lasciato un bel ricordo e un bel messaggio e noi siamo fieri che sia stato così”.
“Era molto ironico – ha proseguito la madre del centauro romagnolo – cercava sempre di sdrammatizzare le cose, certamente questa è una cosa che non si può sdrammatizzare perché è così e basta. Però noi lo dobbiamo tenere vivo, essere sereni e tenerlo vivo. La vita deve andare avanti, Marco ci sarà sempre. Sono sempre convinta di essere una mamma fortunata per quello che ci ha dato Marco, e per la Martina che è rimasta con me”.
“Dimenticare non si può, posso solo conviverci con questo dolore”, così Kate, la fidanzata di Marco Simoncelli. “All’inizio – racconta la giovane – credevo di non farcela ma in queste ore ho pensato di non poterci convivere con questo dolore, per me, per i genitori di Marco, ora sono quasi convinta di potercela fare”.
“Oggi – ha proseguito – sono andata nella nostra casa, ho provato a dirgli che mi aveva detto che non ci saremmo mai lasciati, e invece si è sbagliato. Ho provato a dirglielo, e ho pensato che magari mi succede come in ‘Ghost’. Penso che magari, quando sarà pronto, mi darà un segnale per continuare”.