Coverciano (Fi), 12 ott. (LaPresse) – “La mia Italia unisce e non divide: ha idee, sentimenti, altruismo. Poi lo so, verremo giudicati sui risultati. Ma per me è già tanto”. Il giorno dopo la vittoria conquistata contro l’Irlanda del Nord a Pescara il ct Cesare Prandelli si gode la sua Italia dei record. Archiviato il discorso qualificazione, si punta tutto sull’Europeo di giugno. E si continua a costruire in questa direzione.
Due gare amichevoli attendono gli Azzurri a novembre: l’11 in Polonia e il 15 allo stadio Olimpico di Roma contro l’Uruguay. Prandelli prende spunto proprio dalla partita con i sudamericani, che accompagnerà i festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia, per elogiare la sua squadra e per mettere una pietra sopra le polemiche dei giorni scorsi sulla convocazione in azzurro di Osvaldo: “Le polemiche sugli oriundi? Siamo gà oltre – dice il ct – i politici fanno le leggi, ed è la legge che consente di considerare italiani giocatori come Osvaldo o Thiago Motta”.
Un discorso a parte merita Antonio Cassano. Prandelli racconta di esser stato informato dal giocatore prima di rilasciare le dichiarazioni sul suo stato d’animo e sulla voglia di lasciare il calcio fra tre anni: “Sono momenti di alti e bassi che ogni calciatore vive. Cassano mi aveva anticipato le sue sensazioni. Gli ho risposto: vivi questo momento positivo, e basta. Chissà fra tre anni che calciatore saraià”.