Torino, 26 set. (LaPresse) – “Se il Tnas decidesse di restituire alla classifica la vera meritocarazia del campo cancellando l’assurdità della responsabilità oggettiva potremmo guardare anche un piu avanti ma oggi possiamo solo guardare indietro perché abbiamo 4 punti, Ci dobbiamo presentare su tutti i campi con la rabbia di chi sa di aver subito un ingiustizia”, questo il giudizio del responsabile dell’area tecnica dell’Atalanta, Pierpaolo Marino, ai microfoni del programma radiofonico Rai ‘Radio Anch’io Sport’ dopo lo splendido inizio di campionato degli orobici.
Marino ha parlato anche dell’inizio sprint della formazione bergamasca: “E’ chiaro che con Colantuono abbiamo pensato ad un impatto importante sul campionato perché accumulare handicap con risultati negativi sarebbe stato una follia ma i carichi sono stati comunque pesanti perché, ad esempio, siamo usciti subito dalla Coppa Italia”, ha spiegato. “Pensiamo di aver coniugato la necessità di fare punti con quella di avere una gamba importante da parte dei giocatori e poi abbiamo una buona rosa. A Colantuono è riuscito il turnover. Rispetto alla gara di Lecce nel turno infrasettimanale c’erano tanti cambi”, ha spiegato Marino.
Successivamente il dirigente ha parlato anche del ‘Caso Doni’: “Sia la dirigenza che il pubblico che la squadra hanno reagito nell’unico modo possibile. Agli atti non emergono prove su Cristiano quindi non ci si puo che schierare con l’uomo e con il calciatore che ha dato tanto all’Atalanta”, ha detto Marino.
“Speriamo che il tribunale del Coni che spesso ha avuto un’attenzione piu da giustizia ordinaria possa restituire credibilità ed onestà All’Atalanta ed all’uomo Doni che lo meriterebbe – ha aggiunto – Lui è ancora sotto contratto aspettiamo fiduciosi”.
Chiarissimo infine il suo parere sulla responsabilità oggettiva: “Non dico che vada abolita ma riformata – ha spiegato – Se in una banca un funzionario ruba non è che chiude la banca. Viene tagliata la mela marcia”.