Singapore, 25 set. (LaPresse) – A Singapore è stato l’ennesimo trionfo, ma per la grande festa bisognerà aspettare il Gran Premio del Giappone tra due settimane. L’impresa di Sebastian Vettel, capace di mettere tutti in fila sul circuito della Città Stato, non è ancora sufficiente: tra il tedesco e il secondo titolo mondiale la distanza è ancora di un punto. Con tutta probabilità, l’appuntamento è rimandato a Suzuka. Per adesso, il pilota della Red Bull si gode l’ennesima gara perfetta. Scattato dalla pole, Vettel ha comandato la gara dall’inizio alla fine, tenendo a bada la McLaren di Button che solo nel finale ha provato ad impensierire il tedesco, con una serie di giri veloci. Si deve accontentare del quarto posto Alonso. Lo spagnolo ha spinto al massimo per provare a contenere la superiorità della Red Bull di Webber, ma ha dovuto inchinarsi all’australiano, che al semaforo verde bruciava il secondo posto in griglia con una brutta partenza.
Conclude in nona posizione la Rossa di Massa, che ha pagato una collisione con la McLaren di Hamilton al 12° giro. In quel momento il brasiliano lottava ancora per le prime posizioni, ma lo scontro contro l’inglese lo ha costretto ad un’ulteriore sosta ai box e ad una gara nelle retrovie. Di tutt’altro stampo la corsa di Lewis, protagonista della consueta pazza prestazione: penalizzato dai giudici per la manovra sul brasiliano con un drive trought, l’inglese delle Frecce d’Argento ha rimontato dalla ventesima posizione a suon di sorpassi concludendo al quinto posto. Corsa da dimenticare, invece, per Michael Schumacher, che a metà gara sbanda contro la Sauber di Perez mettendo fuori uso la sua Mercedes.
Il successivo ingresso della safety car in pista neutralizzava di fatto il vantaggio di Vettel su Button, e forse anche la possibilità per Alonso di inseguire il podio, visto il ‘tesoretto’ di secondi di vantaggio che lo spagnolo aveva in quel momento sull’australiano. Quando la vettura di sicurezza spegne le luci, però, Vettel continuava il suo volo trionfale seminando tutti gli inseguitori. Ai quali non restava che inchinarsi allo strapotere del ‘tedeschino’. In attesa che la matematica assegni a Vettel il meritato trionfo, a firmare la resa matematica sono già in parecchi: da oggi Alonso, Webber e Hamilton sono fuori dal titolo mondiale, che del resto in questa stagione non è mai stato in discussione.
L’ordine di arrivo del Gp di Singapore: 1. Vettel (Ger/Red Bull) 1.59.06.537; 2. Button (Gbr/McLaren) +1.737; 3. Webber (Aus/Red Bull) +29.279; 4. Alonso (Spa/Ferrari) +55.449; 5. Hamilton (Gbr/McLaren) +1.07.766; 6. Di Resta (Gbr/Force India)+ 1.51.067; 7. Rosberg (Ger/Mercedes) + 1 giro; 8. Sutil (Ger/Force India) + 1 giro; 9. Massa (Bra/Ferrari) + 1 giro; 10. Perez (Mex/Sauber) + 1 giro; 11. Maldonado (Ven/Williams) + 1 giro; 12. Buemi (Fra/Toro Rosso) + 1 giro; 13. Barrichello (Bra/Williams) + 1 giro; 14. Kobayashi (Sauber) + 2 giri; 15. Senna (Bra/Renault) + 2 giri; 16. Kovalainen (Fin/Lotus) + 2 giri; 17. Petrov (Rus/Renault) + 2 giri; 18. D’Ambrosio (Bel/Virgin) + 2 gitri; 19. Ricciardo (Aus/HRT) + 4 giri; 20. Liuzzi (Ita/HRT) + 4 giri; 21. Alguersuari (Spa/Toro Rosso) + 5 giri. Ritirati: Trulli (Ita/Lotus), Schumacher (Ger/Mercedes), Glock (Ger/Virgin).
Classifica piloti. 1. Sebastian Vettel (Red Bull) 309 punti; 2. Jenson Button (McLaren) 185; 3. Fernando Alonso (Ferrari) 184; 4. Mark Webber (Red Bull) 182; 5. Lewis Hamilton (McLaren) 168; 6. Felipe Massa (Ferrari) 84; 7. Nico Rosberg (Mercedes) 62; 8. Michael Schumacher (Mercedes) 52; 9. Vitaly Petrov (Renault) 34; 10. Nick Heidfeld 34; 11. Adrian Sutil (Force India) 28; 12. Kamui Kobayashi (Sauber) 27; 13. Paul di Resta (Force India) 20; 14. Jaime Alguersuari (Toro Rosso) 16; 15. Sebastien Buemi (Toro Rosso) 13; 16. Sergio Perez (Sauber) 9; 17. Rubens Barrichello (Williams) 4; 18. Bruno Senna (Renault) 2; 19. Pastor Maldonado (Williams) 1.