Prima le difficoltà della manovra, poi l’inchiesta di Bari su escort e politica. Al centro della bufera c’è sempre il premier Silvio Berlusconi e la nuova fase “movimentata” del suo governo finisce sulle lavagne dei bookmaker esteri. Per la prima volta i quotisti sollevano dubbi sulla candidatura alle prossime politiche del Presidente del Consiglio: in lavagna vince l’opzione “no”, a 1,70, mentre il “sì” è offerto a 1,95. Previsioni aperte anche per la data delle prossime elezioni: il 2012 è la scelta più probabile ed è data a 1,80, per la chiamata alle urne entro la fine del 2011 si sale a 2,20, mentre un’attesa fino al 2013 è offerta a 3,50.
Pessimiste anche le previsioni sulla legge contro le intercettazioni: dopo il netto no del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a un decreto per limitarne l’uso e la pubblicazione, anche i bookie si allineano al Colle e dicono “no” all’approvazione del provvedimento entro la fine dell’anno. In tabellona la possibilità che il decreto non si farà è data a 1,60. Più difficile che la disposizione arrivi entro dicembre 2011, bancata dai bookie a 2,20.