Milano, 1 set. (LaPresse) – “Abbiamo una difesa che risponde alle esigenze della stagione, abbiamo cercato di rinforzarla ma questo significava vendere giocatori più bravi ma non c’erano profili e disponibilità di questo livello”. Lo ha detto Beppe Marotta, dg della Juventus, all’ingresso della sede milanese della Lega Calcio dove si sta tenendo l’assemblea la possibilità di trovare un accordo con l’Aic per il contratto collettivo e, in particolari, sui nodi della durata dello stesso e dell’articolo 7.
“Stiamo cercando – ha poi spiegato – di colmare il gap con gli avversari, certamente non è facile ma credo molto nel lavoro della società e di Antonio Conte, allenatore emergente che sta dando mentalità vincente al gruppo ed è un buon viatico per il futuro”.
Ribedendo che “Ziegler non è un problema”, Marotta ha detto che la Juventus “ha investito sicuramente e gettato le basi per un nuovo ciclo con un allenatore nuovo. Abbiamo cercato di venire incontro alle esigenze del tecnico. Devo dire che il grande valore aggiunto è rappresentato proprio da Antonio Conte nel quale noi abbiamo grande fiducia”.
Su Amauri, spiega: “Il suo è un esempio del rischio di restare ingabbiate che le società corrono. La vicenda deve far riflettere, perché ha un contratto netto di 3,8 milioni di euro, gli era stato garantito un incentivo all’esodo di 3,2 milioni di euro lordi da parte della Juventus e i restanti 2,5 milioni di euro netti dal Marsiglia, che gli dava un contratto di altri due anni: in totale aveva tre anni di ingaggio. Davanti a una situazione del genere – ha detto ancora il dirigente bianconero – bisogna fare una riflessione sennò le società rischiano di rimanere ingabbiate”.