Beretta: Proposto accordo ponte. L’Aic prende tempo

Milano, 1 set. (LaPresse) – La Lega serie A ha proposto all’Associazione italiana calciatori un accordo per un contratto ponte fino al 2012 in modo da far partire il campionato nel weekend tra il 10 e 12 setembre. Ora è tutto nelle mani del presidente Tommasi e dei calciatori, che si sono presi 24 ore per decidere se accettare o meno la proposta. E’ quanto emerso da una riunione fiume negli uffici della Lega calcio a Milano, al termine della quale i presidenti della serie A hanno posto le loro condizioni.

“Abbiamo lavorato sino a tarda notte con l’Aic – ha detto il presidente della Lega Maurizio Beretta al suo arrivo questa mattina – abbiamo analizzato una serie di aspetti e oggi vedremo come verranno accolti”. Segnali positivi dalla Aic? “Il problema è legato alla durata degli accordi – precisa – mettiamo le ipotesi nero su bianco e poi ne riparliamo. Stiamo facendo di tutto per poter tornare a giocare”.

Al termine della prima parte dell’assemblea, Beretta ha spiegato che i presidenti hanno elaborato una proposta di “accordo ponte” valida fino al 30 giugno 2012 che “ora verrà sottoposta alla Aic e alle associazioni sportive”. Secondo Beretta questa mattina è stata elaborata una bozza “di accordo collettivo che avrà una valenza da qui entro il 30 giugno 2012 che recepisca i 6 punti leggermente modificati in base al negoziato che si è sviluppato nei mesi scorsi”. Quanto all’articolo 7 comma 1, che prevede l’obbligo di allenare tutti i giocatori con la prima squadra, la proposta della Lega, secondo Beretta “prevede un eventuale confronto tra le parti da sviluppare nei prossimi 15-30 giorni”.

Se un’intesa sugli allenamenti separati non dovesse essere trovata, allora la proposta potrà essere integrata “con il ‘lodo’ del presidente federale Abete, che si detto anche disposto a riformularlo senza la temporaneità della possibilità di derogare all’obbligo di allenamento con la prima squadra”. La proposta elaborata oggi dalla Lega “riteniamo sia molto ragionevole – aggiunge Beretta – anche perché si accompagna alla proposta forte di far partire nel frattempo un gruppo di lavoro tra Lega e Aic per quanto riguarda tutti i temi che attengono alle parti, una commissione partitetica che sarà chiamata ad affrontare tutti nodi che possono fare da base di un processo di rifondazione delle regole fondamentali che riguardano il calcio”.

Una proposta che i presidenti di club sarebbero pronti a firmare “fin da questa mattina”, aggiunge il presidente del Napoli Aurelio De Laurentis, ma che Damiano Tommasi e i calciatori fino ad ora non hanno accettato. “D’ora in poi l’unico responsabile di eventuali scioperi sarà solo Tommasi”, ha aggiunto De Laurentiis, secondo cui “abbiamo aperto un tavolo per trovare l’accordo che resterà aperto fino al 30 giungo cosi’ da arrivare al 1 luglio 2012 senza incertezze”. Ora la palla passa al sindacato diretto da Tommasi: l’Aic avrebbe preso 24 ore di tempo per decidere. L’unico nodo resta quello relativo al primo comma dell’articolo 7 (i fuori rosa, ndr) dopo che la manovra finanziaria aveva escluso negli scorsi giorni l’applicazione del contributo di solidarietà nei confronti dei calciatori.

Trovare un accordo con il presidente dell’Aic Tommasi “mi è parso problematico perchè voleva che il contratto collettivo durasse tre anni” e non di un solo anno com’è stato deciso dai 20 presidenti di club di serie A, ha detto Beretta al termine della riunione. “Quella di oggi – ha aggiunto Beretta – è una delibera votata all’unanimità, 20 su 20”, quindi un cambiamento di rotta pare difficile.

Beretta ha anche spiegato che l’assemblea è contraria all’idea di un accordo ponte della durata triennale, perchè “si sta andando verso una stagione piena di riforme”. “Il punto più ostico relativo al contributo di solidarietà – ha concluso Beretta – era contenuto nell’articolo 4 ed è stato superato (perchè eliminato nel corso della discussione in Senato sulla manovra bis, ndr). Abbiamo lavorato per creare una strada semplice che possa portare a giocare venerdì, sabato e domenica prossima”.

Contro Beretta è andato giù duro di nuovo il presidente del Cagliari, Massimo Cellino. “Il vero responsabile dello sciopero dei calciatori che hanno comportato lo slittamento della prima giornata di serie A è il presidente della Lega Maurizio Beretta”, ha sottolineato Cellino, che all’uscita della sede di via Rosellini a Milano ha definito Beretta, di cui nei giorni scorsi aveva chiesto le dimissioni, “una carta assorbente”.

“E’ stato un incidente questo sciopero, e il maggior responsabile è Beretta”, ha detto Cellino, secondo cui “anche l’assemblea di oggi e’ stata gestita male. Beretta non è cattivo nè disonesto, ma non è tagliato per questo ruolo. Non si domano venti leoni con un agnello, ci vuole un leone più forte di loro. Lui è una persona con un carattere troppo mite, ha una personalità non dirompente. E’ difficile – ha proseguito il presidente del Cagliari – arrabbiarsi con Beretta perchè è una persona pacata. Io lo chiamo ‘carta assorbente’ perchè assorbe tutto, ma la carta assorbente non risolve i problemi. Lo rispetto, ma Beretta non puo’ gestire la Lega”.