Roma, 30 ago. (LaPresse) – Omissione di atti dovuti e truffa ai danni dei tifosi: questa la motivazione con la quale il Codacons, l’associazione dei consumatori, ha presentato oggi un esposto alla Procura di Roma contro le società di serie A, la Lega calcio e il Coni per il mancato inizio del campionato di serie A. “Chiediamo alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti di fare chiarezza su una vicenda che presenta troppe ombre: persino il CT della Nazionale ed il calciatore Buffon cominciano a lanciare dubbi sulle reali motivazioni dello sciopero. Senza contare il danno subito dalle casse dello Stato a causa del mancato introito, almeno per la prima giornata, costituito dalle scommesse sportive”. Così il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.
Il Codacons – si legge in un comunicato – ha chiesto, quindi, alla Corte dei Conti di accertare il danno all’erario e alla Procura della Repubblica di verificare se sia ravvisabile, tra gli altri, il reato di truffa in danno dei tifosi delle squadre iscritte al campionato calcistico di serie A, oltre a una colpevole omissione rispetto al dovere di tutti i soggetti di attivarsi nei modi necessari per scongiurare rinvii e sospensioni del campionato. Inoltre si chiede alla Procura di accertare se il ritardo nell’avvio della serie A possa essere conseguenza, diretta o indiretta, di pressioni o condotte penalmente rilevanti, anche da parte di soggetti terzi, quali minacce ed estorsioni, legate agli ingenti interessi economici connessi al mondo del calcio.
Il Codacons, infine, ricorda che i tifosi hanno diritto ad essere risarciti per la sospensione del campionato non solo di 1/19° del costo dell’abbonamento allo stadio, ma anche dei danni subiti per la trasferta non effettuata (biglietto della partita, albergo prenotato, biglietto aereo non utilizzato).