Sciopero, Lega-Aic scontro totale. Coni: situazione inacettabile

Roma, 25 ago. (LaPresse) – “Ho proposto una fondo di garanzia di 20 milioni di euro, come punto di caduta nel bilancio 2012-2013 messo a disposizione dalla Federcalcio per eventuali controversie relative all’articolo 4, quello sul contributo di solidarietà”. Lo ha confermato Giancarlo Abete dopo la chiusura dei lavori dell’assemblea federale. “Questa la proposta – sottolinea Abete- nonostante non sappiamo se permanga il contributo straordinario nella manovra e non sappiamo neanche se la legge andrà a identificare con chiarezza il soggetto che dovrà corrispondere il contributo straordinario”.

Per quanto riguarda la possibile revoca dello sciopero, Abete ha spiegato: “So che Maurizio Beretta ha la delega per poter decidere e ho chiesto alla Lega, che nel pomeriggio di oggi, verso le 18, mi facciano avere delle risposte. Rimando come terminale per incontri e chiarificazioni. Se entro domani non accade nulla, salterà la prima giornata di campionato”.

Dopo Abete tocca a Maurizio Beretta prendere la parola in sala stampa e le sue parole non promettono nulla di buono: “Non abbiamo cambiato idea, aspettiamo solo che i calciatori facciano un passo indietro. Aspettiamo che l’Aic revochi lo sciopero, o se ne assumeranno tutte le responsabilità”, ha detto il presidente della Lega.

“Io non devo dare nessuna risposta ad Abete entro le 18. Il fondo non cambia nulla. Le nostre posizioni non sono cambiate rispetto a ieri. Prendiamo atto della proposta del fondo – ha aggiunto Beretta – ma resta il fatto che rimangono valide le due proposte della Lega fatte ieri. Fin quando non verranno fatte le due modifiche all’articolo 7 e all’articolo 4, non non ci muoviamo”.

La risposta di Damiano Tommasi, presidente dell’Aic, non si è fatta attendere. “Senza firma del contratto collettivo i giocatori non scenderanno in campo sabato e domenica”, ha detto.

Nella diatriba è intervenutpo anche il Coni con un comunicato dove si elogia il tentativo di mediazione del presidente della Figc, Giancarlo Abete, e soprattutto si condannano ” i toni esasperati che hanno caratterizzato l’intera questione” e si manifesta: “profondo rammarico per l’evolversi di una situazione che è divenuta nel tempo incomprensibile e insostenibile”.