Calcioscommesse, Doni: Deluso e arrabbiato, voglio giustizia

Bergamo , 10 ago. (LaPresse) – “Sono deluso. Arrabbiato. E non posso stare in silenzio. La sentenza che condanna me e Thomas Manfredini mi ha lasciato a bocca aperta, leggendo le motivazioni ho trovato poche ed insufficienti parole”. Lo ha detto Cristiano Doni in una lettera aperta al sito internet www.atalantini.com. Il capitano nerazzurro ha commentato la sentenza della Figc che lo ha squalificato per 3 anni e 6 mesi per la vicenda del calcioscommesse. “Vogliamo giustizia. Non vogliamo pagare con una condanna che sia d’esempio per gli altri – ha scritto Doni – vogliamo che paghi chi ha sbagliato. Noi, in questa storia, non c’entriamo niente. Chi ha dichiarato di aver usato il mio nome millantando, non è stato ascoltato”. Il calciatore orobico ha detto ancora: “Di tutti i personaggi coinvolti non conosco nessuno, eppure pago perchè ero amico di Nicola Santoni. Se io fossi colpevole, pagherei. Non andrei nemmeno avanti a difendermi”. In conclusione, Doni ha scritto: “Solo l’idea che qualcuno a Bergamo, tra i tifosi nerazzurri, possa pensarmi coinvolto in vicende che fanno del male all’Atalanta, mi ferisce dentro. In oltre dieci anni con questa maglia ho dimostrato tanto, l’Atalanta è la cosa a cui tengo di più. ‘A Testa Alta’ non è solo un gesto di esultanza ma uno stile di vita”.